Secondo giorno di presidio degli agricoltori sul terreno agricolo di fronte all'interporto. Il numero dei manifestanti è in continuo cambiamento, in quanto alcuni di loro non possono permettersi di rimanere lì tutto il giorno ma devono tornare a lavorare i campi. "Abbiamo comunque deciso di rimanere qui fino a venerdì", spiegano gli organizzatori del presidio che hanno affrontato la prima notte al freddo scaldandosi accendendo dei falò. "Oggi per produrre un quintale di grano ci vogliono 25 euro di spesa e ci viene pagato 22, non ci vuole molto per capire che questa situazione non può essere più gestita e noi non possiamo andare avanti con restrizioni e limitazioni da parte dell'Unione Europea che valgono per noi ma non per altri paesi da cui l'Italia importa del rate alimentari'.