Va all'ospedale Santa Croce con un forte dolore al petto e al braccio, lo curano con un antidolorifico, ma 36 ore dopo alle Molinette scopre di avere un infarto al miocardio. E' la disavventura di un uomo di 50 anni di Moncalieri, che dopo essere andato e tornato nel giro di un giorno e mezzo dall'ospedale cittadino a causa degli stessi sintomi, si è poi rivolto a Torino scoprendo il reale motivo del suo malessere. E ci è mancato poco che finisse male.
A raccontare tutto è la moglie, Antonella: «Tutto è cominciato giovedì scorso, quando mio marito ha avuto questa fitta al petto, con dolori al braccio. Siamo andati subito al Santa Croce e i medici gli hanno detto che non era nulla di preoccupante, tanto da fargli una semplice flebo di antidolorifico. Il dolore si è attenuato, in attesa di fare una visita cardiologica il giorno dopo. Quando siamo ritornati in ospedale, ecco che mio marito ha avuto un nuovo attacco». A quel punto sono scesi nuovamente in pronto soccorso: «Ci sono state anche delle diatribe con chi era di turno – spiega la donna -, perchè mio marito ha chiesto che non gli venisse solo somministrato dell'antidolorifico. A quel punto abbiamo deciso di firmare per uscire, perchè non eravamo convinti di come si stesse affrontando la situazione. Poche ore dopo, al sentore di un ennesimo problema al petto siamo andati alle Molinette».
E qui l'amara sorpresa: «E' stato riscontrato un infarto al miocardio, con occlusione di arterie e lesioni al cuore. E' stato preso appena in tempo. Mi chiedo, perchè i medici a Moncalieri non hanno capito subito quello che aveva?». Santa Croce che risponde: «Nel secondo passaggio al pronto soccorso c'era volontà di ricoverarlo, è stato lui a rifiutare, firmando. Probabilmente la prima volta che è arrivato, il giorno prima, il problema non era ancora così acuto da giustificare l'ipotesi di un infarto e si è proceduto con la somministrazione di un antidolorifico».