Rischio indebitamento e possibilità di ricorso a prestiti d’usura, soprattutto all’inizio della fase 2. Quando le attività ripartiranno, alcune a corto di liquidità, il pericolo sarà concreto e attuale. Questa la conclusione dei lavori dell’Osservatorio regionale sui fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento, che si è riunito in un incontro in videoconferenza. Le stime di Ires Piemonte, pur in assenza di dati ancora certi, è che l’aumento di persone a rischio sia nell’ordine di 1 a 10. All'incontro hanno partecipato diverse associazioni ed enti coinvolti nel progetto, come Libera Contro le Mafie, Ires, Usr, Federconsumatori e diverse Fondazioni ( SanMatteo, La Scialuppa, Operti), oltre a esperti del settore.
Secondo Libera, “La criminalità organizzata si sta attrezzando per sostituire il welfare che non arriva”. In generale, di fronte alle pesanti ricadute finanziarie che l’emergenza Coronavirus ha sulla società, l’Osservatorio del Consiglio regionale del Piemonte intende rispondere diffondendo capillarmente la conoscenza dei molteplici strumenti capaci di difendere i più deboli dalle offerte degli usurai. Una campagna di comunicazione che sarà rivolta particolarmente ai soggetti più deboli economicamente.
FASE DUE - L'allarme del Consiglio Regionale: attenzione ai fenomeni di usura
Le stime di Ires Piemonte, pur in assenza di dati ancora certi, è che l’aumento di persone a rischio sia nell’ordine di 1 a 10. "La criminalità organizzata si sta attrezzando per sostituire il welfare che non arriva"
