NICHELINO - La vicenda che vede l’atleta, Cristian Arlotti, medaglia di bronzo ai campionati mondiali di karate in Giappone nel 2024, accusato di maltrattamenti e lesioni aggravate all’ex compagna ha fatto molto discutere a Nichelino, dove tra l’altro il karateka era stato scelto per essere il volto di un progetto del Comune contro il bullismo. A far storcere il naso anche la cerimonia in Consiglio comunale per i risultati sportivi ottenuti da Arlotti in terra nipponica.
Sulla vicenda, in queste ore, si registrano alcune precisazioni da parte dell’assessore, Fiodor Verzola, e del sindaco, Giampiero Tolardo. «In merito alla pubblicazione di alcune foto scattate a Tokyo e poi, in seguito, in occasione dei Mondiali di Karate del 2024 insieme a Christian Arlotti oggi a processo per presunti maltrattamenti nei confronti dell’ex compagna, desidero esprimere alcune personali considerazioni - dichiara Fiodor Verzola, assessore della Città di Nichelino - Si tratta di scatti avvenuti all’interno di contesti sportivi e carichi di entusiasmo, a seguito della conquista di una medaglia d’argento da parte dell’atleta. Tuttavia, pur riconoscendo il valore della presunzione di innocenza fino all’ultimo grado di giudizio, mi rendo conto che quelle immagini possano aver urtato la sensibilità di chi ogni giorno combatte contro la violenza di genere».
«Per questo motivo – annuncia l’assessore - chiedo sinceramente scusa a chiunque si sia sentito o sentita toccato o toccata da quelle immagini, che è frutto di una sottovalutazione del contesto e non riflette in alcun modo il mio pensiero né il mio impegno sul tema. Il processo in corso rappresenta una vicenda dolorosa per tutte le persone coinvolte. Solo attraverso le fasi dibattimentali emergerà una verità processuale. Ma al di là degli esiti giudiziari, il mio impegno contro la violenza sulle donne è totale, netto, radicato in una storia politica, culturale e personale che porto avanti da anni, ben prima di diventare padre. Oggi, da genitore di una meravigliosa bambina, - conclude Verzola - questo impegno è ancora più profondo. Ogni mia azione politica mira a costruire una società più giusta, equa, libera da ogni forma di discriminazione e violenza. Combattere il patriarcato e proteggere le donne non è per me una posizione di facciata ma è un fronte quotidiano, culturale e politico».
«Prima di tutto, voglio far presente che in questa vicenda, in tutta questa vicenda, ci sono sofferenze umane che forse tutti noi abbiamo dimenticato e non considerato – dichiara Giampiero Tolardo – a partire dalle due famiglie, che per motivi differenti stanno vivendo un momento drammatico nella loro vita. Ringrazio l’assessore Verzola per queste parole e per il grande senso di responsabilità che ha dimostrato mettendosi in discussione. Tutto questo arriva dopo una lunga riflessione sia come partiti che come maggioranza intera. Solo le grandi e sane comunità lo sanno fare, e soprattutto lo possono fare stando uniti e compatti. E la mia maggioranza oggi, come in altre circostanze, lo ha fatto e lo ha dimostrato».
«Ma come tutti i gruppi e le comunità non si sbaglia da soli, ma insieme. Come sindaco voglio prendermi tutta la responsabilità – conclude Tolardo - per non aver riflettuto in tempo e bene sulla dimensione pubblica della vicenda in questione e per aver sottovalutato, molto probabilmente, alcune scelte rappresentative in sede consigliare. Per questo chiedo scusa a chi si fosse sentito a disagio o offeso ma non era mia e nostra intenzione. Solo chi fa può sbagliare e solo chi è onesto intellettualmente può con serenità ammettere l’errore e fare in modo che non si ripeta più».