L'esclusione del cantante Povia dalla patronale di Nichelino, in qualità di giurato di un talent che andrà in scena per i ragazzi nichelinesi, sta scatenando diverse reazioni politiche. La più forte arriva dal Movimento Cinque Stelle che ha parlato senza mezzi termini di Censura. E pensare che nei corridoi della politica locale si racconta di come il Pd e i Cinque Stelle stiano cercando di trovare una sintesi per future alleanze di governo comunale.

"L'amministrazione - dice la nota -, ha annullato la partecipazione di Povia, un artista che quest’anno ha fatto ben 100 concerti, sia per giunte di destra che di sinistra. Ma perché una decisione così estrema in un paese che si definisce democratico? Chi ha detto “no” a Nichelino, e perché? Pensateci: un contratto firmato, le locandine pronte, tutto in ordine, ma poi arriva qualcuno e mette il veto. È lo stesso Povia a raccontare come tutto sia cambiato all'ultimo minuto: "Viene presentato un progetto in giunta e qualcuno mette il veto".

Il Movimento poi calca la mano: "Questa è pura censura! E non è altro che il riflesso della paura di chi non tollera idee diverse dalle proprie. È davvero triste vedere che a Nichelino, un luogo che dovrebbe rappresentare la libertà di pensiero e di espressione, stia succedendo una cosa del genere. È arrivato il momento di riflettere seriamente. Vogliamo davvero vivere in un paese dove le idee sono bloccate solo perché qualcuno non è d'accordo? Dove la paura prende il sopravvento e spegne la voce di chi ha qualcosa da dire?".