Attacco di Coldiretti al Comune di Carmagnola. In una nota diffusa in mattinata, l'associazione degli agricoltori ha puntato il dito contro i progetti della nuova tangenziale e di un polo logistico in zona via Sommariva. "A Carmagnola stiamo assistendo a un nuovo grave attacco all’agricoltura e all’ambiente in una della aree più produttive del Torinese coltivata da una quindicina di aziende agricole - scrive Coldiretti -, oltre 60 ettari di terreni fertili potrebbero essere, presto, interessati dall’ennesima vasta cementificazione nella zona sud della provincia di Torino. Si tratta di terreni coltivati per lo più a mais con una produzione che supera i 42mila quintali: una resa eccezionale che ha pochi riscontri in Piemonte e che serve all’autosufficienza delle aziende zootecniche di bovini della pregiata razza piemontese, vanto agroalimentare di Carmagnola. Ma la grande area è anche una delle migliori disponibili per realizzare progetti di ampliamento delle produzioni del peperone di Carmagnola su cui la Città investe buona parte della sua promozione organizzando anche la celebre Fiera nazionale di settembre.

Siamo venuti a conoscenza di questa nuova speculazione che vorrebbe ricoprire di capannoni i terreni più produttivi di questa zona già gravemente ferita dalla piaga del consumo di suolo. Non staremo a guardare. Difenderemo le attività agricole e le produzioni di cibo da questo ennesimo attacco convinti che sia nostro dovere affermare il principio che l’agricoltura sia un’attività economica oggi più che mai strategica".

La replica del Comune è del sindaco, Ivana Gaveglio: "Sono tutte opere previste dal piano regolatore che è attivo da decine di anni. Noi contro la difesa dei terreni agricoli? Ridicolo, altrimenti non avremmo lottato per evitare la realizzazione del deposito di scorie nucleari. Le opere servono a questa città: la tangenziale proprio per migliorare la vita dei cittadini".