È stata elevata l’adesione dei lavoratori metalmeccanici della provincia di Torino allo sciopero nazionale indetto da Fim, Fiom e Uilm per il rinnovo del contratto di lavoro. Nelle fabbriche torinesi l’adesione media si è attestata sull’80 per cento, con punte del 100% in alcune realtà industriali. Oggi i lavoratori hanno incrociato le braccia per un minimo di 4 ore. Tra le ditte, ad incrociare le braccia anche Magna Olsa di Moncalieri, con una partecipazione del 95% della forza lavoro. 

Dichiara Davide Provenzano, segretario generale Fim Torino: “I metalmeccanici non possono aspettare la fine della pandemia per vedere rinnovato il contratto, i lavoratori hanno bisogno di certezze in un momento così complicato. Bisogna tutelare il salario delle
famiglie e il miglior modo per farlo è rinnovare in fretta. La posizione di Confindustria è surreale poiché chiede un rinnovo senza salario di fatto contribuendo all'impoverimento generale. Il settore metalmeccanico è un asse strategico per rilanciare l'economia italiana una volta finita la pandemia”.