NICHELINO - Insulti e frasi d’odio sui social contro Roberta Boschetti, ballerina nichelinese. La giovane, che ha studiato danza e hip hop per anni e collabora con l’assessorato alle politiche giovanili del Comune, è finita nel mirino degli haters dopo aver preso parte al video musicale dell’artista torinese, Zack Merin.
«Roberta Boschetti è una meravigliosa e giovane donna che studia danza da più di dieci anni. Ha scelto di mettersi in gioco in un video musicale che voleva abbattere i canoni estetici tossici che ancora infestano parte del mondo del rap e della trap. Per questa scelta coraggiosa ha ricevuto una serie di insulti irripetibili e impronunciabili. È stata sommersa da una valanga di commenti intrisi di odio, body shaming e sessismo – commenta l’assessore nichelinese, Fiodor Verzola - Per questo abbiamo deciso di non stare in silenzio, di denunciare pubblicamente e nelle sedi opportune. E chi oggi ha insultato Roberta non ha fermato niente. Ha soltanto rafforzato il nostro impegno. Come ha detto lei stessa, quei messaggi non la scalfiscono. Non toccano la sua consapevolezza, né la sua forza. Ma ha scelto di denunciare lo stesso. Non per sé, ma per tutte le ragazze come lei. Perché nessuna debba vivere quello che lei sta vivendo in questi giorni».
«E questo, ancora, non ci basta. Perché non abbiamo semplicemente intenzione di punire chi ha scelto di colpire con parole di odio. Perché come dico sempre, punire non basta, punire inibisce soltanto un comportamento indesiderato, ma non ne insegna un altro – aggiunge Fiodor Verzola - E allora, con più forza, continueremo a rafforzare i progetti che, partendo dall’InformaGiovani, promuoviamo in città. Dal progetto 10042, con la Purple Room, fino ai percorsi di educativa di strada ed educativa peer to peer, che partiranno proprio da lunedì sera in tutte le piazze di Nichelino. Progetti che ogni giorno costruiscono consapevolezza e rispetto. Che generano senso di appartenenza, cultura della tolleranza e un’idea diversa di comunità, per trasformare le periferie in spazi vivi, accoglienti, in cui il protagonismo giovanile sia reale e non di facciata. Continueremo a educare al rispetto, a combattere gli stereotipi, a dare spazio e dignità a ogni corpo e a ogni voce. Perché una città migliore si costruisce insieme. Con coraggio e precise scelte di campo, ma insieme».