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RIVALTA - Si torna a parlare di licenziamenti in casa Trasnova. Sale la preoccupazione per il futuro occupazionale dei 288 lavoratori presenti in tutta Italia: 13 sono operativi a Torino, a Mirafiori, e Rivalta.

«Nell’incontro odierno tenutosi il 30 settembre a Roma, al Mimit, Trasnova ha dichiarato che conta ancora 288 dipendenti, dai 313 dello scorso anno, comprese le subappaltatrici Logitech, Teknoservice e CSA, e che purtroppo non ha ancora individuato alcuna soluzione, tanto da prospettare la apertura di una procedura di licenziamento che interrompa definitivamente i contratti di lavoro a fine anno - spiegano Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcfr - Come sindacato non accettiamo i licenziamenti e chiediamo innanzitutto a Trasnova di non procedere in tal senso, ma piuttosto di fare domanda di cassa integrazione in deroga per l’anno 2026».

«Inoltre abbiamo chiesto al Mimit di esplorare fino in fondo la possibilità con Stellantis di una proroga del contratto di appalto o, in caso di cambio appalto o di internalizzazione delle lavorazioni, di passaggio e tutela dei lavoratori. Quanto alle ipotesi prospettate dal Ministero, esprimiamo riserve su quella di affidarsi alla attività di outplacement, che ha dimostrato limiti alla luce delle esperienze concrete, mentre vogliamo esplorare l’altra ipotesi di un possibile investitore disposto a prendere parte dei lavoratori - concludono i sindacati - Chiediamo di utilizzare al meglio il tempo che intercorre da oggi a fine anno per scongiurare i licenziamenti e tutelare i 288 lavoratori coinvolti nella vertenza».