La presenza sempre più massiccia di cinghiali è ormai un allarme consolidato per gli automobilisti. Negl ultimi giorni ci sono stati nuovi casi di incidenti causati dalla presenza improvvisa di ungulati sulle strade. Segnalazioni di presenze anche tra Piossasco, Bruino e la zona di Stupinigi. Coldiretti e tornata a lanciare l'allarme: “La situazione sempre più preoccupante per la sicurezza dei cittadini. In Italia ci sono diecimila incidenti stradali all’anno causati da animali selvatici e oltre otto italiani su 10, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero”.
“Già nel lockdown, con lo stop alla caccia di selezione e con meno gente a presidiare i territori, si era verificata una vera invasione della fauna selvatica nelle nostre campagne fino addirittura alle porte delle città e sulle strade principali –spiega Fabrizio Galliati presidente di Coldiretti Torino - mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini, di chi trasportava generi alimentari e dei soccorsi medici. Con la riapertura della caccia di selezione certo non è cessata l’emergenza che, oltre all’incolumità delle persone, mette in gioco i raccolti, frutto del lavoro dei nostri imprenditori che, nonostante le difficoltà, non si sono mai fermati e hanno continuato a produrre cibo. Oltretutto non possiamo dimenticare le aggressioni ai greggi da parte di lupi e animali selvatici che, dalla montagna, ormai sono scesi fin nelle aree collinari, mettendo in serio pericolo e difficoltà le imprese agricole e la popolazione. Sono urgenti, quindi, misure di contenimento per evitare incidenti mortali, come quello autostradale dei giorni scorsi, per garantire i raccolti e per non abbandonare i pascoli, costringendo alla fuga migliaia di famiglie che, da generazioni, popolano le nostre montagne, ma anche i tanti giovani che faticosamente sono tornati in agricoltura. Serve, dunque, responsabilità nella difesa, da parte delle istituzioni e degli organi competenti, degli allevamenti, delle imprese e dei pastori che, con coraggio, continuano a presidiare i territori e a garantire la bellezza del paesaggio, contro degrado, frane e alluvioni”.