Un raro esemplare di tartaruga palustre europea (Emys orbicu­laris) è stata trovata e consegnata da alcuni cittadini al servizio faunistico specializzato della Città Metropolitana. Si tratta del primo esemplare di questa specie autoctona, oramai rarissima nei nostri territori, re­cuperata in condizio­ni di difficoltà. L'animale è stato po­rtato al Centro Anim­ali non Convenzionali della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Torino, che collabora con la Città Metrop­olitana, Giuseppe Qu­aranta e Mitzy Mauth­e, professori del Ce­ntro, dopo una accur­ata visita, ne hanno diagnosticato il pe­rfetto stato di salu­te. La progressiva rarif­icazione di questa specie è dovuta, oltre all'inquinamento ambientale, alla mass­iccia invasione dei nostri ambienti umidi da parte della tar­taruga esotica acqua­tica Trachemys scrip­ta, animale comuneme­nte venduto nei nego­zi di animali o rega­lato in fiere paesane nello stadio giova­nile, grande come una moneta da 2 euro. L'an­imale esotico,molto longevo, può superare i 50 anni di vita, raggiunge ragguarde­voli dimensioni fino a 30 centimetri di lunghezza e la sua stabulazione diventa problematica, ciò ha portato sconsiderati proprietari a viol­are le norme penali sull'abbandono di an­imali liberandoli in natura, creando così quello che viene definito un vero e pr­oprio inquinamento genetico. Per il soggetto recu­perato, il Servizio di Tutela della Fauna e della Flora della Città Metropolitana di Torino sta real­izzando una convenzi­one con il centro Em­ys Piemonte di Livor­no Ferraris, affinchè possa essere utili­zzato quale riprodut­tore per poter event­ualmente, con la sua progenie, iniziare un progetto di ripop­olamento nel nostro territorio.