ORBASSANO - Città sotto shock per la tragica scomparsa di Giuseppe, il bimbo di appena nove anni che si è spento all'ospedale Gaslini di Genova dopo due giorni di agonia. Colto da un malore sulla spiaggia di Albenga, dove si trovava in vacanza insieme ai genitori, il piccolo non si è più ripreso. La famiglia ha dato il suo assenso per l'espianto degli organi. Intanto sono in corso gli accertamenti per chiarire la causa del decesso, provocato da una crisi respiratoria irreversibile.
«Nonostante il massimo impegno profuso da parte di tutto il personale medico e sanitario coinvolto, le condizioni cliniche del piccolo paziente si sono da subito presentate gravemente compromesse - fanno sapere dall'IRCCS Istituto Giannina Gaslini di Genova - la Direzione dell’Istituto e tutto il personale sanitario esprimono il più profondo cordoglio e la loro vicinanza alla famiglia, colpita da una perdita tanto improvvisa quanto dolorosa. Desideriamo rivolgere un sentito e commosso ringraziamento ai genitori, che, in un momento di immenso dolore, hanno compiuto un gesto di straordinaria umanità e solidarietà scegliendo la donazione degli organi del loro bambino. Un atto che contribuirà a salvare altre vite e che testimonia un profondo senso di generosità».
L'Asl 2, invece, in riferimento al drammatico episodio, «desidera esprimere alla famiglia la più profonda vicinanza e il più sentito cordoglio per il tragico epilogo. L’automedica è arrivata da Alassio in 4 minuti, ampiamente nei tempi previsti dal protocollo e, fin dai primi momenti dell’accaduto, medici, operatori sanitari e volontari hanno attivato con tempestività tutte le procedure di emergenza del caso, operando con la massima professionalità e dedizione. Purtroppo, le condizioni cliniche del piccolo sono apparse sin da subito estremamente critiche e ogni sforzo si è scontrato con la gravità della situazione».
«È stata una vicenda che ha profondamente colpito tutti coloro che vi sono stati coinvolti, suscitando grande commozione e partecipazione emotiva - aggiungono dall'azienda sanitaria - gli operatori hanno continuato a sperare, fino all’ultimo, in un esito diverso. Alla famiglia, in questo momento di immenso dolore, il pensiero commosso di tutta l’Azienda».