Una tragedia che ancora non ha un perché definitivo. Continuano infatti le indagini della polizia stradale per capire la reale dinamica di quello che è capitato ieri mattina sulla Torino-Pinerolo, quando un padre e la sua figlioletta di sei anni di Orbassano sono morti carbonizzati all'interno dell'abitacolo della Mini storica dell'uomo, Giuseppe Pennacchio, all'altezza dell'uscita per Piscina. L'auto è stta urtata da una Toyota, che ha centrato il serbatoio della Mini scatenando l'incendio. Il conducente della Toyota è riuscito ad unscire in tempo, prima che anche il suo veicolo venisse avvolto dalle fiamme. Le indagini puntano a capire esattamente se sia stata la Toyota a invadere la corsia d'emergenza, mentre la Mini era ferma per un inconveniente, oppure sia stata quest'ultima a immettersi sulla carreggiata senza accorgersi dell'arrivo dell'altra auto. Di certo si sa che il tutto è avvenuto sotto gli occhi della moglie e madre delle due vittime, ferma al volante di una seconda Mini pochi metri più avanti del punto della tragedia, con a bordo la loro seconda figlia di appena 4 mesi. Ha tentato di liberare dalle fiamme i suoi cari, ma è stato tutto inutile. La famiglia stava andando ad un raduno di Mini d'epoca a Macello, comune del pinerolese: "Venivano spesso ai raduni - spiega l'organizzazione -, siamo tutti sconvolti".
ORBASSANO - Tragedia dell'autostrada: continuano le indagini per appurare la dinamica
Orbassano La polizia stradale sta portando avanti il lavoro per chiarire con esattezza cosa sia successo ieri mattina sulla Torino -Pinerolo. La moglie di Giuseppe Pennacchio (foto) ha tentato disperatamente di salvare lui e la loro figlioletta
