Galleria fotografica

PIOBESI - La notte scorsa (ora italiana) è stata inaugurata a Carutapera, nello Stato del Maranhão in Brasile, la grande «Ultima Cena» affrescata dal maestro Fiorenzo Faccin, piobesino classe 1953. L'opera, che reinterpreta il capolavoro leonardesco con luci d’ispirazione caravaggesca, porta in Basilica tredici volti di Piobesi: cittadini che lo scorso 12 febbraio si prestarono, negli spazi dell’oratorio, a un set fotografico in abiti d’epoca per diventare i modelli della scena.

Il progetto nasce dal mandato affidato a Faccin per decorare la Basilica Minore di San Sebastiano – elevata a tale rango nel 2021 – con una grande pittura murale collocata nella cupola centrale. L’artista ha disegnato e dipinto personalmente l’intervento, misurandosi con un’ampia semicirconferenza di circa 12 metri per 5 metri d’altezza. La scelta di utilizzare esclusivamente figuranti piobesini è stata, fin dall’inizio, un omaggio al proprio paese e un ponte simbolico tra le due comunità.

L’amministrazione comunale di Piobesi Torinese esprime, per voce del sindaco Fiorenzo Demichelis, «orgoglio e sincere congratulazioni al maestro Fiorenzo Faccin per l’eccezionale risultato artistico e per aver saputo trasformare un’idea in un’opera che unisce popoli e fedi. Con la sua arte e i suoi colori, e con i volti della nostra gente, Piobesi entra per sempre nella storia della Basilica di San Sebastiano e nella memoria della comunità di Carutapera».

Nei mesi scorsi Faccin aveva annunciato anche la realizzazione di una bozza su tela destinata a essere donata alla parrocchia di Piobesi: un ulteriore segno di restituzione alla comunità che ha partecipato al progetto. «Ho realizzato quest’opera molto volentieri - racconta nelle interviste il maestro Faccin - ho trovato a Carutapera una popolazione fantastica, molto accogliente, e questo non ha potuto che aiutarmi a portarla a termine l’impegno con soddisfazione e meraviglia. È stata una bellissima esperienza poter portare la mia arte, e anche un po’ delle mie radici piobesine, a così tanti chilometri da casa».