Ben 45 comuni piemontesi (tra cui Piossasco) si sono mobilitati approvando mozioni e ordini del giorno con i quali viene espressa la contrarietà al disegno di legge regionale sul sistema degli affidamenti per minori che si trovano in contesti familiari fragili. "Il ddl Allontanamenti zero discredita strumentalmente i servizi sociali, sanitari, educativi e giudiziari - ha detto il vice sindaco di Piossasco, Federica Sanna -, senza affrontare il tema del necessario incremento di fondi per i settori coinvolti. La Regione non ha voluto tenere conto delle posizioni espresse dai Consigli Comunali nè degli emendamenti presentati in commissione, portando in aula la prima versione presentata dalla giunta Cirio".
La mobilitazione è avvenuta insieme al Comitato "No Allontanamenti Zero" ai Sindacati e a diversi Sindaci per chiedere al Presidente Cirio e all'assessora Caucino di ritirare il disegno di legge: "Una proposta - aggiunge il consigliere Pd Diego Sarno -, che vuole tutelare maggiormente l’adulto e non il minore perché si privilegia, tornando indietro di 50 anni, il legame di sangue e si risolve il problema delle famiglie in difficoltà dando semplicemente un contributo economico".