Sono iniziati i lavori di restauro di “Casa Camosso”, il cascinale di via Griva 49 donato dagli eredi della famiglia alla città di Rivalta nel 2019.
Il cantiere interesserà l'intero immobile e permetterà di trasformare la vecchia cascina, oggi in gran parte degradata, in una moderna struttura d'accoglienza e di social-housing destinata a ospitare famiglie in difficoltà.
Il progetto prevede anche di ricavare spazi polivalenti che potranno essere utilizzati dalle associazioni del territorio per le proprie attività.
Verranno così resi disponibili per la comunità 200 metri quadri di abitazioni su due piani a cui si aggiungeranno ulteriori 180 metri quadri recuperati dal fienile e 1300 di giardino da trasformare in spazio verde.
Restauro e risanamento conservativo, oltre l'efficientamento energetico, saranno finanziati grazie a 1,7 milioni di euro provenienti da fondi Pnrr a cui si aggiungeranno 120 mila euro di fondi comunali.
“Casa Camosso” si trova alle spalle del centro storico e la costruzione di alcune sue parti risale al XVI secolo. Il caseggiato è rappresentato nella «Mappa a libro» di Giuseppe Antonio Balmazza del 1778, considerato il primo catasto figurato del Comune.
Per anni è stata il "buen ritiro" della famiglia Camosso, che qui trascorreva i suoi periodi di vacanza.
Beniamino Rolando Ambrosi, erede di Maria Eugenia Camosso, ultima discendente della famiglia, ha donato il cascinale a Rivalta con l'impegno di valorizzarlo «per continuare a trasmettere i valori di umanità e progresso cui si sono sempre ispirate la storia e la vita della famiglia».