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CARIGNANO - La procura ha aperto un’indagine sulla gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia (Atc) della collina Torinese e dell’area sud – che comprende Carmagnola, Carignano, Poirino e altri comuni – realtà che coinvolgono circa 1200 cacciatori. Le indagini sono partite da un esposto presentato dal commissario straordinario, nominato nel 2023 dalla Città Metropolitana dopo lo scioglimento del comitato di gestione per comportamenti ritenuti anomali, tra cui il mancato bilancio 2022 e l’assenza di comunicazioni sui danni da fauna del 2016.

L’esposto denuncia presunte irregolarità nella gestione dei fondi regionali destinati al ristoro dei danni agricoli causati dalla fauna selvatica, in particolare dai cinghiali. Gli Atc, incaricati di raccogliere le denunce degli agricoltori, stimare i danni e gestire i rimborsi, secondo il commissario, avrebbero approvato risarcimenti sospetti, spesso senza perizie puntuali o coerenti.

Nei giorni scorsi, i carabinieri hanno acquisito documentazione dalla sede Atc di Chieri e ascoltato alcuni dipendenti. Tra i casi più eclatanti, la perizia per 102 quintali di patate distrutte effettuata dopo 70 giorni, con un rimborso basato su 120 quintali, o ancora un sopralluogo datato due giorni prima della denuncia stessa. Le autorità stanno verificando anche la validità di firme e timbri allegati alle pratiche inviate alla Regione, che ammontano a circa 100.000 euro l’anno solo per il torinese.