"Non è credibile che chi ha presentato Ventures, cioè la Whirlpool, e chi ha dato alla società di nuova costituzione le “patenti” di affidabilità, cioè il Ministero dello sviluppo economico e Invitalia, non fosse a conoscenza della situazione. All'inizio del 2020 Fim Fiom Uilm e la Rsu di stabilimento, attraverso i propri legali, sono state, quindi, costrette a presentare un esposto alla Procura della Repubblica per chiedere di indagare su questo processo di reindustrializzazione che doveva vedere utilizzato un fondo finanziato da Whirlpool di circa di 20 milioni di euro, del quale non era dato sapere quale fosse stata l’effettiva destinazione". E' il passaggio più forte della nota pubblicata oggi dai sindacati in merito alla vicenda ex Embraco e degli sviluppi giudiziari emersi con l'indagine della guardia di finanza. 

"Oggi più che mai - continua il documento sindcale -, visto l'ipotesi di bancarotta e la richiesta di fallimento, è necessario il ruolo del ministero dello Sviluppo economico che, insieme a Regione Piemonte e Città di Torino, deve convocare i responsabili della vicenda, a partire da Whirlpool, e di individuare il percorso necessario a una vera soluzione in grado di fare ripartire delle attività industriali e di ridare la dignità del lavoro a 407 famiglie di lavoratori torinesi. Come organizzazioni sindacali, insieme alla Rsu e ai lavoratori, continueremo a mobilitarci con tutte le nostre forze per avere giustizia e lavoro, e promuoveremo tutte le iniziative necessarie, anche a livello legale".