MONCALIERI - “Sospiri dell’anima” è una raccolta di poesie che l’autrice Aida Gangemi scrive per dare sfogo ai propri sentimenti e alle emozioni vissute, attraversando le difficoltà, per, poi, superarle e risorgere a vita nuova. L’opera, pubblicata nella collana “Le Perle Audiolibri” dell’Aletti editore, raccoglie una serie di componimenti in cui speranza e fiducia aleggiano anche quando il buio sembra imprigionarle. «La parola “sospiri” rappresenta il simbolo della lotta interiore, ma anche la presa di coscienza di una tensione verso qualcosa di più grande. Una promessa silenziosa che tutto può mutare e migliorare, infondendo fiducia nel domani». Le liriche rivelano il desiderio di giustizia, la spiritualità, la resilienza, l’amore universale. Ma anche il dolore, fino ad una maggiore consapevolezza di sé. «I versi sono divenuti forza vitale - racconta la poetessa, insegnante di Moncalieri - e ricerca continua per riuscire a trovare una soluzione alle avversità esistenziali. Attraverso la parola scelta, la disposizione dei versi in strofe, la punteggiatura, è emersa una sorta di melodia interna che ha influenzato il ritmo e la musicalità complessiva».
L’autrice attraversa il mare delle emozioni, dei sentimenti e affronta le onde dell’inquietudine. «La forza di volontà mi ha sospinto a cercare una metamorfosi, a trasformarmi e a rinascere. Ho attinto alla fonte dello splendore creativo per immergermi nell’armonia e assorbire nuova linfa vitale». La poesia di Aida aiuta a riflettere sulla complessità del genere umano, aspirare alla verità, sviluppare l’empatia e la comprensione per le diverse esperienze esistenziali, ricercare e scoprire la saggezza di sé e del mondo, giungendo, alla fine, ad un equilibrio stabile.
Nella scrittura realtà e fantasia si intrecciano creando un’esperienza linguistica che coinvolge l’udito, la vista e l’immaginazione del lettore. La penna diventa strumento per andare oltre l’immenso attraverso la suggestione e l’evocazione. L’opera è disponibile anche nella versione e-book e audiolibro. «La voce può trasmettere emozioni e sfumature del testo attraverso la tonalità, l’inflessione e il ritmo, aggiungendo profondità e complessità alla narrazione».
La poesia ha una funzione catartica, poiché consente di elaborare le esperienze dolorose e dare un senso al caos emotivo, trovando una forma di benessere e guarigione. «La silloge - scrive, nella Prefazione, il maestro Giuseppe Aletti, poeta, editore e formatore, titolare della omonima casa editrice - traccia un’indagine tra le pulsioni che ci attraversano, offrendo uno specchio al fruitore che è obbligato a dare un senso al suo arco vitale». La raccolta vuole far riflettere sulla condizione umana, la bellezza della sua fragilità e imperfezione. I versi trasmettono un senso di resilienza e speranza, invitando il lettore a vivere autenticamente questi valori e a farne tesoro.
«Nella mia silloge – confessa, infine, Aida Gangemi - ci sono due componimenti che incarnano la mia essenza: “Riscatto” e “Metafora”. La prima mette in rilievo la grinta e la tenacia della mia indole; nella seconda, viene alla luce l’evoluzione della mia personalità, quando, attraverso la musa creatrice, ossia la poesia, avviene la sublimazione del dolore: processo inconscio che porta alla guarigione dell’anima».