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PIOSSASCO - Ha scatenato un mare di polemiche dai toni accesi la pastasciutta antifascista a cura della sezione Mario Davide di Piossasco, in collaborazione con Pro loco e il gruppo «Di sana pianta» e con il patrocinio della città di Piossasco. L'evento è in programma il 5 settembre alle 19.30, a Villa di Vittorio, ma soprattutto sui social l'iniziativa a fatto discutere con commenti spesso sopra le righe.

Sulla vicenda e sulle critiche mosse ha preso posizione la sindaca, Simona Ranieri: «Spesso mi chiedo quale sia il senso più profondo della politica e della vita civica: costruire ponti o innalzare muri? Oggi sento il dovere di intervenire nuovamente per chiarire quanto emerso dopo la pubblicazione del volantino della Pastasciutta Antifascista, evento patrocinato dal Comune, perché credo sia fondamentale fermarsi a riflettere insieme su valori, responsabilità e sulla necessità di fornire informazioni chiare e corrette. Intanto vorrei precisare che il patrocinio del Comune non è un atto politico di parte. Riconosce iniziative di valore culturale e sociale per tutta la comunità, secondo criteri pubblici e trasparenti. Ho assunto questo incarico con la piena consapevolezza della responsabilità verso ogni cittadino, convinta che il ruolo istituzionale imponga ascolto, imparzialità e servizio verso l’interesse collettivo».

«La Pastasciutta Antifascista, evento in questione, si svolge da anni, non solo a Piossasco, ma in tutta Italia. È promossa dall’ANPI nazionale e da numerose associazioni culturali impegnate nella memoria storica e nell’educazione civica. Ricorda un periodo cruciale della nostra storia, difendendo valori democratici e antifascisti. Si svolge con la presenza di personalità istituzionali di rilievo, fino al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che proprio quest’anno ha visitato il Museo dei Fratelli Cervi ed ha partecipato a tale iniziativa a Roma. Non è un evento politico di parte né un attacco a singoli, è un’occasione per ricordare insieme, educare e rafforzare la coesione della nostra comunità. Iniziative come questa ci mostrano che la memoria storica non è un peso, ma uno strumento per costruire una società più giusta, consapevole e unita - aggiunge la prima cittadina di Piossasco - Le decisioni sui patrocini sono pubbliche e consultabili da tutti, a garanzia della massima trasparenza. È fondamentale che ogni cittadino riceva informazioni chiare e corrette su iniziative e decisioni pubbliche, per comprendere pienamente intenti, finalità e modalità. Rimango, in ogni caso, disponibile a incontrare la cittadinanza, ascoltare proposte e accogliere critiche costruttive. Solo con dialogo, partecipazione e ascolto possiamo crescere insieme e trovare soluzioni condivise ai problemi della nostra comunità. Solo così la politica deve essere strumento di unità, non di divisione».

«Purtroppo sono mesi che leggo parole gravissime in alcuni post e commenti, messaggi denigranti, sessisti, volgari, allusivi, offensivi verso le donne ed il dibattito pubblico, spesso accompagnati da dileggio e illazioni verso chi ha idee diverse. Questo modo di comunicare è inaccettabile e va condannato con fermezza. Chi ricopre ruoli istituzionali deve essere esempio di rispetto, equilibrio e responsabilità - conclude Simona Ranieri - Valuterò ogni azione legale necessaria per difendere la mia dignità personale e quella dell’istituzione che rappresento, di fronte a parole e comportamenti gravemente lesivi. Vorrei ricordare, inoltre, che la nostra Costituzione è antifascista, e che in questo concetto è chiaro e inequivocabile. La XII disposizione transitoria vieta la riorganizzazione del Partito Nazionale Fascista e limita i diritti politici dei suoi dirigenti. La Legge Scelba (645/1952) punisce l’apologia e la propaganda fascista. Questo per tutelare la democrazia e la libertà di tutti i cittadini, garantendo un quadro di valori e responsabilità civili e di rispetto reciproco».