Dopo la serata pubblica in municipio, dove la lista di Angelino Riggio in Consiglio comunale passata all'opposizione, Rinnovamento Democratico, ha lanciato la sfida al resto del mondo del centrosinistra nichelinese (Ossia il Pd e le liste che hanno, di fatto, già messo le basi per un'intesa nell'ottica delle elezioni 2021), non si è fatta attendere la risposta del sindaco, Giampiero Tolardo.

In un lungo post su facebook, che ha il sapore di un documento già sottoscritto (informalmente) tra coloro che oggi lo appoggiano (compreso il Pd) ha replicato a Riggio: "La maggior parte della coalizione ha compreso le ragioni di fondo e investendo sul futuro di Nichelino e del centrosinistra unito ha deciso di restare dentro il progetto e dentro la maggioranza del Sindaco, aprendo alla partecipazione della formazione politica Nichelino Verde in Comune e Chreo, associazione politico culturale di area cattolica. Oggi questi due gruppi, insieme a Tolardo Sindaco - Democratici per la Sinistra, Lista D’Aveni per Tolardo Sindaco, il Partito Comunista Italiano, con l'appoggio esterno del Partito Democratico governano la città con impegno. Questa per noi è la base da cui partire per continuare a costruire la coalizione unitaria di centrosinistra nel 2021 e che nei prossimi mesi aprirà un tavolo di confronto con le altre realtà presenti sul territorio e nell’area provinciale e regionale, che si riconoscono nei nostri valori, Rinnovamento Democratico compreso, che non è un nostro avversario".

Salta fuori però una nuova frizione: quella del presidente del Consiglio comunale, Franco Ripani. Eletto nelle file della lista di Democratici per la Sinistra, la formazione del sindaco, in queste ore si è smarcato da quel tipo di progetto reso pubblico dal primo cittadino. "Io non ho firmato nessun documento - ha spiegato, raggiunto al telefono -, ritengo che la situazione sia ancora tutta da chiarire e aleggiano, in maniera preoccupante, alcune situazioni già viste in passato e che i cittadini hanno già condannato più volte, votando in un certo modo. Non ho firmato il documento perché mescola il piano amministrativo e il piano politico. Non concordo con lo stravolgimento con una operazione di palazzo dell'assetto amministrativo sancito dalle elezioni del 2016, mentre sono d'accordo su un percorso politico pubblico di ricostruzione del centrosinistra che prepari una coalizione da sottoporre al voto dei cittadini nel 2021".