È quello che ha scoperto la Guardia di Finanza di Torino nel corso di un intervento presso i locali commerciali di una società dell’hinterland torinese, gestito da un imprenditore di origini cinesi.
Quando i Finanzieri del Gruppo Orbassano sono arrivati all’interno dei locali, migliaia erano le mascherine chirurgiche poste sugli scaffali a disposizione della clientela. Le perquisizioni si sono estese a tutti i locali della società dove i finanzieri hanno rinvenuto oltre 900.000 dispositivi di protezione individuale non conformi.
Migliaia i dispositivi monouso protettivi acquistati dalla Cina come mascherine chirurgiche sdoganate come “ non conformi” dall’Ufficio delle Dogane di Torino che ha declassato i dispositivi come generici e per i quali l’importatore si era impegnato a coprire la marchiatura CE per sostituirla con indicazioni, istruzioni ed etichettature che ne riservino l’uso alla popolazione generica su base di scelta volontaria e responsabile, impegno adempiuto solo in parte poiché gli stessi risultavano ancora dotati della marchiatura CE.
Ora, l’imprenditore, un sessantenne, amministratore della società, è stato denunciato alla Procura della Repubblica per il reato di frode in commercio mentre tutti i dispositivi di protezione individuale sono stati sequestrati. L’attività, rientra nel quadro delle attività svolte in via esclusiva dalla Guardia di Finanza quale organo di Polizia Economico Finanziaria a tutela della concorrenza e del mercato posta ad argine delle Frodi in Commercio ed in materia di Sicurezza Prodotti.
ORBASSANO - Mascherine non conformi: sequestro della guardia di finanza
Dispositivi monouso acquistati dalla Cina come mascherine chirurgiche sdoganate come “ non conformi” dall’Ufficio delle Dogane che ha declassato i dispositivi come generici e per i quali l’importatore aveva compero il marchio Ce
