Finti corrieri lo imbavagliano, picchiano, incaprettano e infine rapinano, ma viene salvato dai carabinieri. Una brutta storia di cronaca che arriva da Pancalieri, successo giovedì 20 aprile. Tutto nasce da un normale posto di controllo che i carabinieri stavano attuando a  Moncalieri lungo strada Carignano, nella serata di giobedì. Hanno fermato un furgone fiat Scudo bianco, di proprietà e guidato da Marco A, 51 anni, residente nel milanese, artigiano edile, pregiudicato. Accanto a lui c'era Vincenzo D.M, 37 anni, abitante a Milano.

Da subito sono sembrati nervosi e inquieti e alla domanda su cosa ci facessero a Moncalieri hanno risposto contemporaneamente ma con due differenti versioni. Durante le successive perquisizioni, i carabinieri hanno trovato una scatola di cartone sigillata con nastro adesivo, con su scritto il nome di una persona che non corrispondeva ai due, oltre ad altro materiale. nel furgone c'era anche un personal computer portatile, uno smartphone ancora acceso, un decoder della pay-tv, un cofanetto contenente penne in metallo e un pacco sigillato recante scritto a penna il nome "Mario", sul cui possesso i due non sono stati in grado di fornire valide giustificazioni.


Il PC portatile riportava, nel profilo Skipe, lo stesso nome scritto sul pacco sigillato. La coppia è stata accompagnata  in caserma e le verifiche sia sulla scatola sia su tutto il materiale trovato nel furgone, hanno permesso ai militari di identificare e rintracciare il signor Mario, 75 anni . E da qui è venuta fuori la terribile vicenda.

Mario ha raccontato che alle 19:15 di quel giorno, a Pancalieri, è stato vittima di una rapina molto violenta. Due finti corrieri, che indossavano le pettorine simili a una nota ditta di spedizioni, si sono presentati a casa sua con la scusa di recapitargli un pacco. Mario ha aperto la porta ed è stato colpito al volto con calci e pugni. Subito dopo, la coppia ha bloccato Mario a terra con le mani e i piedi legati (incaprettandolo) con un cavo telefonico e prima di svaligiare il suo appartamento gli hanno imbavagliato la bocca con una calza da donna. Era ferito, ma non era andato i ospedale, ancora sotto shock.

Tutta la refurtiva è stata recuperata dai militari, tra cui vestiti, orologi e il materiale della pay tv. A casa della vittima, i carabinieri hanno sequestrato un cavo telefonico della lunghezza di 5 metri circa e la calza da donna di colore nero, entrambi oggetti usati per l'aggressione e per la rapina.

La vittima è stata poi accompagnata all’ospedale di Chieri  per curare le ferite e i medici hanno dato all'uomo una prognosi di 20 giorni. I due uomini fermati sul Ducato sono in stato di fermo sospettati di essere gli autori della rapina. Fermo che è stato  convalidato questa mattina.