CARMAGNOLA - Quasi 1450 firme raccolte in soli 30 giorni a sostegno del nido comunale Craveri di Carmagnola. Si tratta di un'iniziativa di un gruppo spontaneo di genitori nata dopo il Consiglio Comunale del 25 settembre scorso, nel quale si erano ritrovati singolarmente per seguire le novità relative alla scelta di esternalizzazione. Le mamme e i papà di bambini attualmente frequentanti il nido comunale hanno deciso di riunirsi per capire come sostenere il futuro di questo servizio pubblico che rappresenta da decenni, in un comune di quasi 30000 abitanti come Carmagnola, un importante punto di riferimento educativo e sociale per tante famiglie del territorio. Così ha preso forma la raccolta firme allegata ad una lettera contenente un appello e delle proposte alla sindaca, all’assessore deputato e a tutta l'amministrazione comunale. Con la petizione si chiede di: ripensare a soluzioni alternative all’esternalizzazione; promuovere un percorso di ascolto e dialogo con famiglie, educatori e cittadinanza; valorizzare il nido pubblico come patrimonio educativo della comunità e quindi comunale.
«La scelta è stata volutamente informale, con fogli fatti da 10 “posti” firma, senza richiesta di documenti d’identità e con il solo ausilio del passaparola: le sottoscrizioni sono state apposte direttamente sotto il testo della lettera in modo che chiunque ritenesse di sottoscriverla condividendone i contenuti firmasse - spiegano i genitori promotori della raccolta firme - Come da noi richiesto, questo è avvenuto in larga maggioranza da parte di carmagnolesi che hanno avuto modo di conoscere o frequentare il Nido in questi anni. Abbiamo scelto di accettare, per quanto non potesse “alzare” più di tanto i numeri, anche le firme di alcune persone del circondario che ci hanno chiesto di firmare ritenendola una giusta causa quali parenti o amici e persino lavoranti nell’ambito sanitario, educativo/scolastico e pediatrico carmagnolese. Proprio per questo, rivendichiamo la nostra scelta. L’iniziativa è nata dal desiderio di favorire la partecipazione consapevole, superando diffidenze e formalismi anche a costo di ricevere eventuali contestazioni per le modalità di raccolta (in alcuni fogli la “voglia” di partecipare si è tradotta in 11, 12 o 13 firme rispetto ai 10 spazi previsti). Non trattandosi di un referendum o di un’altra iniziativa formale, quello che a noi preme non è la certificazione del numero di “firme valide” ma il nostro obiettivo è stato fin da subito dichiaratamente quello di coinvolgere quanta più popolazione civile su un tema di “bene comune” in modo libero e indipendente».
«L’esito del numero di firme, pari a 1444 in soli 30 giorni, ci ha stupito positivamente. Ancor più che, sempre per tenerci fuori da ogni polemica, lo abbiamo raggiunto declinando le proposte esplicite di sostenerci da parte di partiti e coalizioni all’opposizione in Consiglio Comunale (Azione e Carmagnola Insieme). In tal senso, non abbiamo organizzato o partecipato a banchetti, gazebo o distribuito altri materiali al di là della nostra lettera: l’iniziativa ha voluto restare indipendente, trasparente e ad adesione spontanea - aggiungono i genitori - I (tanti) firmatari, quindi, hanno chiesto informazioni chiare sulla decisione presa da chi amministra oggi la città e che la propria posizione, espressa con una firma, abbia un valore nelle scelte che verranno prese. Il 27 novembre siamo stati ricevuti dalla sindaca, che ringraziamo per averci fornito dei primi chiarimenti e delle rassicurazioni, per quanto informali. Questi chiarimenti, da quanto abbiamo compreso pur non essendo degli addetti ai lavori, sono stati poi ripresi pubblicamente nel Consiglio Comunale della sera stessa e sono rappresentati dalla volontà di mantenere le attuali educatrici e di mantenere i costi delle rette ad oggi vigenti. In quella sede è emersa una forte tensione tra maggioranza e opposizione sul tema e quello che ci auguriamo è che la tensione di ambo le parti possa trasformarsi in una forza positiva per raggiungere la migliore soluzione che dia un futuro solido e valido a questo servizio e che tuteli tutta la cittadinanza. Al momento non abbiamo ancora deciso se ci saranno - e quali saranno - prossime iniziative da parte nostra sul tema, ma ci auspichiamo che tutto ciò non sia stato vano, in primis per rispetto di chi ha voluto esporsi sul tema firmando. La lettera, i suoi contenuti e gli esiti della raccolta sono a disposizione di tutti per le considerazioni politiche, civiche e di altra natura che riterranno».

