MIRAFIORI - E' scontro politico a Roma e in Piemonte su Stellantis. «Mentre il ministro Urso si compiace della presunta "sintonia" con Stellantis sull’elettrico, noi chiediamo una cosa molto più semplice e concreta: un piano industriale serio, vincolante, che dica dove si produce, cosa si produce e con quali garanzie occupazionali. Perché questo piano manca da ben prima del Green Deal» spiegano Marco Grimaldi, vicecapogruppo alla Camera, e Alice Ravinale, capogruppo in Regione Piemonte. I due esponenti di Avs attaccano duramente l’incontro tra il ministro delle imprese e l’ad di Stellantis, Antonio Filosa.
«L’ultima trovata di Stellantis è mandare operai italiani in Serbia per produrre modelli mass market elettrici delocalizzati, nel silenzio assordante delle nostre istituzioni. A Mirafiori la cassa integrazione va avanti da 18 anni e oggi si propone ai lavoratori di fare le valigie e andare a produrre all’estero, come se fosse un’opportunità. È una presa in giro. Urso non può continuare a fornire alibi a chi fa profitti miliardari impoverendo l’Italia e i suoi lavoratori. L’abbandono dell’Italia da parte di Stellantis è cominciato con il motore endotermico e continua con l’elettrico, senza alcuna garanzia per il nostro tessuto industriale. E mentre Elkann delocalizza, il Governo taglia i fondi sull’automotive e resta a guardare» continuano Grimaldi e Ravinale.
«Chiediamo - concludono gli esponenti di Avs - che il ministro smetta di fungere da megafono alle multinazionali e cominci a fare il suo lavoro: difendere l’industria italiana, i suoi lavoratori, il futuro del Paese. Basta con le promesse, basta con le passerelle. Vogliamo sapere come intende agire Urso per riportare in Italia i modelli, gli investimenti, la dignità del lavoro».