MIRAFIORI - Si è svolto oggi, lunedì 20 ottobre 2025, a Torino il primo incontro ufficiale tra il nuovo amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, e i sindacati. Nell'occasione, proprio il Ceo Filosa ha annunciato 400 assunzioni per lo stabilimento di Mirafiori per sostenere lo sviluppo produttivo della nuova Fiat 500 ibrida con l'avvio del secondo turno a partire dal mese di febbraio del prossimo anno.
«Abbiamo ribadito al CEO di Stellantis, Antonio Filosa, che – data l’attuale situazione dei volumi produttivi – entro fine anno non si raggiungeranno i 310.000 veicoli, con riflessi importanti su occupazione e ammortizzatori sociali. È quindi indispensabile non solo un’accelerazione degli impegni già assunti in sede ministeriale, ma soprattutto un rafforzamento strategico del nuovo Piano Italia, con maggiori investimenti e nuovi modelli produttivi - dichiara il segretario generale di Fim-Cisl, Ferdinando Uliano - La comunicazione di circa 400 assunzioni a Mirafiori a partire da febbraio rappresenta un segnale positivo, in controtendenza rispetto al calo occupazionale degli ultimi anni. La 500 ibrida, ricordiamo, fu una richiesta sindacale avanzata all’allora CEO di Stellantis. Ora è necessario rafforzare la missione produttiva di Mirafiori con ulteriori assegnazioni nel prossimo piano industriale».
Restano tuttavia aperte alcune criticità negli altri stabilimenti, che devono essere affrontate con urgenza nel nuovo Piano Italia, secondo Uliano: «Sugli stabilimenti, su Cassino si è ribadita la volontà di trasformare in multienergy tutte le vetture previste e si prevede nel breve periodo a recuperare i tempi persi su Alfa Romeo Stelvio e Giulia. Accogliamo positivamente la smentita delle voci sulla chiusura dello stabilimento, ma riteniamo necessario anticipare i lanci per ridurre le situazioni di sofferenza occupazionale e l’uso degli ammortizzatori sociali. Su Pomigliano hanno confermato gli impegni presi nel piano presentato il 17 dicembre 2024. Sullo stabilimento di Melfi sono confermati gli impegni presi a partire dal previsto lancio produttivo della nuova Jeep Compass nelle versioni multienergy, che si aggiungerà alla produzione della DS8 full electric. Nel corso del 2026 seguiranno le produzioni di DS7 e Lancia Gamma, anch’esse in versione multienergy. Abbiamo ribadito la necessità di motorizzare in ibrido anche la DS8 e, vista la forza occupazionale e la complessità dell’indotto, di assegnare un ulteriore modello allo stabilimento, insieme a un maggior impegno a sostegno dell’indotto. Per lo stabilimento di Atessa è stata confermata la leadership nel settore dei veicoli commerciali e gli impegni presi, ma si è evidenziata la preoccupazione sul tema delle limitazioni del quadro regolativo. Per Termoli, invece, abbiamo denunciato la grave situazione produttiva, dovuta allo stop alla Gigafactory delle batterie e all’assenza di nuove assegnazioni di motori. Abbiamo chiesto di chiarire in tempi brevi la strategia futura dello stabilimento, anche attraverso nuove assegnazioni, ribadendo che è fondamentale avere in Italia anche una produzione nazionale di batterie».
Nel confronto dei sindacati con il Ceo Filosa è emersa una situazione di forte incertezza del mercato europeo dell’auto, legata al tema delle multe per le emissioni di CO₂ e ai limiti alla produzione di motori endotermici fissati per il 2035. «Secondo Stellantis, questo quadro crea difficoltà nella definizione del futuro Piano Italia. La situazione di regolamentazione in USA ha consentito al gruppo di decidere 13 miliardi di dollari in investimenti, con una ricaduta di 5 mila nuovi occupati - conclude Ferdinando Uliano - Anche noi, come Fim-Cisl, riteniamo necessario rivedere le politiche europee sulle sanzioni per evitare ripercussioni negative su occupazione e imprese. Alla luce dei ritardi infrastrutturali e della mancanza di misure di sostegno alla transizione, chiediamo alle istituzioni Europee di ridefinire tempi e modalità di attuazione della decarbonizzazione, rendendo il processo sostenibile sul piano industriale, economico e sociale. Il Ceo di Stellantis si è poi soffermato sulla opportunità di sviluppare le key car, di rinnovare il parco vetture in Europa, di puntare sulla neutralità tecnologica per rafforzare il mercato europeo».