Tra digitalizzazione e ride-sharing il settore dell’automotive sta cambiando velocemente. L’impatto di questi due fattori sarà il punto di svolta che farà virare radicalmente il mercato automobilistico, entro il 2030. In Europa, ad esempio, il parco macchine dovrebbe essere ridotto del 25% – si stimano oggi circa 280 milioni di unità, che diventerebbero 200 milioni tra meno di dieci anni. Negli Stati Uniti gli studiosi pensano a un calo relativamente minore, ovvero del 22% – da 270 a 212 milioni di auto nel 2030. In parte ciò è dovuto al grande interesse sull’ambiente, in parte a un costo eccessivo delle auto e della loro manutenzione. Per fare un esempio, in futuro, infatti, la spia motore non solo si accenderà sul cruscotto, ma il problema potrebbe comparire sull’app connessa allo smartphone. Le case automobilistiche, infatti, produrranno meno auto e le venderanno a prezzi maggiori, limitando in parte l’acquisto e la vendita. 

1. Veicoli elettrici e da fonti rinnovabili
Per quanto riguarda l’immatricolazione di nuove auto, si prospetta un dato del 95% di elettriche e ibride elettriche. Si parla in particolare di nuove auto che per il 55% saranno Full Electric e per il 40% Mild o Full Hybrid. Tuttavia, si stima che ancora l’80% del parco macchine in Italia (così come in Europa) continuerà ad essere a combustione, prevalentemente benzina, mentre più raro sarà trovare diesel. Naturalmente, senza un ricambio a combustione, gradualmente questi mezzi scompariranno, ma dovranno necessariamente essere sostituiti da veicoli ad autonomia più ampia rispetto a quella oggi presente in commercio. La transizione elettrica, comunque, andrà incontro a una alimentazione che sarà per la maggior parte prodotta da fonti di energia rinnovabile. Interesse crescente si nota anche per un altro tipo di vettura, come l’elettrica a celle a combustione a idrogeno (ne esistono già alcune in commercio ma è difficile trovare distributori di idrogeno in giro per l’Italia, ma anche per l’Europa).
 
2. L'auto autonoma, lenta ma sicura
Delle cinque principali tendenze, il veicolo completamente autonomo sarà quello che diventerà una realtà, anche se in tempi più remoti. Questo perché gli investimenti di ricerca e sviluppo in questo ambito sono ingenti, sia per le case automobilistiche che per i maggiori player tecnologici come Apple e Google. Si prevede che entro il 2023 saranno immessi sul mercato i primi veicoli con automazione di livello 4 (il livello 5 segna la guida completamente autonoma).  Gli studi, tuttavia, ammettono che nel 2030 ancora il 90% delle auto sarà guidato dagli umani. La velocità del cambiamento dipenderà non solo dallo sviluppo tecnologico, ma anche dalla capacità che avranno gli Stati e i loro Parlamenti di dotarsi di una regolamentazione idonea. Certo è che sarà probabilmente necessario porre continuamente attenzione alla strada. I veicoli, poi, saranno comunque dotati di volante, per qualsiasi situazione in cui la sicurezza potrebbe venire meno.
 
3. La nuova via è il ride-sharing
Il nuovo impegno ambientale si sta diffondendo a macchia d’olio, soprattutto nelle nuove generazioni, ma è un dato di fatto che tocca anche quelle più anziane. Nei prossimi anni potremmo incappare in veicoli con tre o più proprietà oppure in situazioni in cui il car e il ride-sharing aumenteranno a dismisura. Questo significa che i chilometri condivisi tra persone che oggi utilizzano più auto cresceranno esponenzialmente, rendendo così meno inquinante il territorio in cui abitiamo. Ancora sono in corso attuazioni normative e le persone devono prenderci la mano perché i dati odierni mostrano che meno dell'1% degli spostamenti in auto in Italia è avvenuto attraverso servizi di trasporto condiviso. Una percentuale che nel 2030 potrebbe raggiungere il 35% dei chilometri nel Vecchio Continente e il 34% negli Stati Uniti. Mentre ad essere più avanti sarà la Cina con il 46% di spostamenti condivisi.

4. L'auto connessa sarà una realtà nel 2030
L’auto è sempre più digitale e connessa. Questa connettività che si svilupperà in tre aree: tra veicoli, con reti e infrastrutture di trasporto e tra gli occupanti dell'auto e il mondo esterno. Ciò consentirà non solo di lavorare, navigare in Internet e avere accesso a tutti i tipi di servizi multimediali durante gli spostamenti, ma anche di utilizzare le reti pero inviare informazioni sullo stato di salute degli stessi veicoli. In Europa e negli Stati Uniti, circa il 70% delle auto sarà connesso entro il 2030 e in Cina il 100% godrà di piena connettività.
 
5. Un veloce ciclo di aggiornamento dei modelli
Nel nuovo mercato verso cui stiamo navigando, i tradizionali cicli di aggiornamento dei modelli che oggi sono dai cinque agli otto anni diventeranno un ricordo del passato. Invece, i produttori scommetteranno su aggiornamenti e upgrade annuali del loro portfolio di modelli per incorporare gli ultimi sviluppi sia nell'hardware che nel software.