CAMBIANO - E’ stata una grande manifestazione di piazza quella che si è svolta nello scorso week-end a Cambiano. L'evento «Cambiano come Montmartre», giunto alla XXXVIII edizione, ha trasformato la cittadina in un ideale quartiere artistico di Parigi per ospitare creatività, spettacoli, musica, performance di arte partecipata e tutto quello che fa intrattenimento in allegria. Il tema di questa edizione è stato «NaturARTE»: una riflessione per celebrare il legame fra arte e natura invitando a soffermarsi sul concetto del rapporto che lega in modo multidimensionale l’arte e l’ambiente con un focus sui temi attuali dell’ecologia, del cambiamento climatico e del ruolo della tecnologia.
Per il terzo anno consecutivo l’associazione Liceo Musicale di Rivarolo è stata invitata a parteciparvi e lo ha fatto strutturando una ricerca con la classe di canto di Dario Salomone sulla musica italiana che, attraverso la canzone d’autore, ha affrontato il cambiamento della società e dell’ambiente durante il boom economico degli anni 60/70/80 del novecento focalizzando l’attenzione su come l’industrializzazione abbia influenzato il modo di pensare e di affrontare la vita. Ecco allora che spunta un lato molto impegnato dei testi poetici musicati con sagacia e allegria nel più puro spirito italiano d’artista. Si sono dunque esibiti Cecilia Abà, Simona Bertot, Bayron Conta, Ilaria Guido, Rosaria Lagarese Montuori, Gabriella Misarti, Julia Parla, Stefano Simonetta.
E’ stata un’accoglienza ancora una volta splendida quella riservata all’associazione Rivarolese dal Comune di Cambiano, dalla sua Pro loco e soprattutto dall’assessora Daniela Miron artefice di questa bella collaborazione fra due territori della provincia torinese lontani geograficamente tra loro ma sicuramente legati da tradizioni comuni. Lo spettacolo dell’ente rivarolese sarà riproposto nel pomeriggio del 4 ottobre a Ivrea in occasione del festival dell’architettura olivettiana organizzato da «WelcHome To My House» proprio perché coglie i legami fra la visione industriale, l’evoluzione architettonica del paesaggio e i costumi di quegli anni. Per informazioni e prenotazioni scrivere a info@welchometomyhouse.it