Anche a Candiolo, come a Vinovo, cresce il problema del cosiddetto 'Bruco americano", nome scientifico Hyphantria cunea. Nonostante la somiglianza con la Processionaria tale parassita non costituisce un pericolo per l’uomo o per gli animali domestici. In ambito urbano i disagi maggiori sono rappresentati dalle larve che, raggiunta la maturità, abbandonano la vegetazione per raggiungere i ricoveri dove svernare. Anche se provvisti di appariscenti setole non sono urticanti.

La vicinanza con aree agricole, le condizioni ambientali particolarmente favorevoli dovute ai cambiamenti climatici, l’abbondanza di nutrimento e di inverni non particolarmente freddi, favoriscono il riprodursi di tali lepidotteri. I bruchi, finita la fase di alimentazione, vanno alla ricerca di un luogo riparato dove trascorrere la stagione invernale, trasferendosi anche all’interno di abitazioni ed edifici. Può essere utile identificare i punti d’ingresso.

"L’Amministrazione Comunale - spiegano da palazzo civico -, sta provvedendo a trattare le alberature interessate mediante trattamento endoterapico. Tale trattamento non costituisce pericolo per l’uomo e per gli animali domestici. Al fine di contrastare la presenza del bruco, si consiglia alla cittadinanza di provvedere, ove necessario, alla disinfestazione delle aree private al fine di limitarne la diffusione, poiché le uova vengono deposte da farfalle crepuscolari e notturne che volano liberamente e non possono essere controllate".