Inaugurato oggi, presso il vialetto pedonale che collega piazza Sella a via Montpascal, a CAndiolo, il murales realizzato con il progetto “Museo a cielo aperto” realizzato dai writers dell’associazione Monkeys Evolution Luca Daniele Pellizzari, in arte PLZ, e Berny Scursatone in arte “Zeta”.

Il progetto realizzato grazia ad una rete tra i comuni (oggi erano presenti rappresentanti delle amministrazioni di Castagnole e Airasca) si pone come obiettivo la creazione di un vero e proprio museo a cielo aperto che metta in risalto le caratteristiche e le realtà presenti nei territori rappresentati. I ragazzi hanno disegnato il Castello di Parpaglia (che rappresenta la parte storica del paese), l’ospedale IRCC (istituto di ricerca di fama internazionale e che porta il nome di Candiolo nel mondo grazie alle sue ricerche e progressi in ambito medico scientifico), un filo con i bottoni (simbolo di Candiolo, la fabbrica dei bottoni che nel passato per anni ha rappresentato una fonte di lavoro e sostegno per le famiglie candiolesi) che unisce queste due realtà passando attraverso delle mani messe a forma di cuore in cui è racchiuso il simbolo istituzionale del nostro comune.

Filo conduttore di questa iniziativa di rete del territorio è la Costituzione Italiana con i suoi articoli dove ogni Comune potrà trovare la propria identità.

Nello specifico i ragazzi del CCR e delle terze medie della scuola secondaria di Candiolo, ideatori dei bozzetti tra i quali quello realizzato dai writers, hanno scelto l’articolo 9 della Costituzione

“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.”

“Tutelare l’ambiente, promuovere la cultura e valorizzare il nostro patrimonio ci sembra una cosa fondamentale da fare qui, nel nostro Paese: Candiolo ha sia possibilità che risorse naturali, sociali e culturali. “