Il Covid-19 non ha arrestato l'impegno della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e dell'Ircss, centro specializzato nel trattamento delle patologie oncologiche in cui brillano per eccellenza due anime: l'Assistenza Sanitaria e la Ricerca Scientifica. La presidente dell'Ircss, Allegra Agnelli, ha presentato oggi, 7 ottobre 2021, il bilancio sociale e di sostenibilità dell'ente, stilato in collaborazione con l'Ordine dei Commercialisti di Torino e con il dipartimento di Management dell'Università di Torino. Pallottoliere alla mano, nel 2020 sono stati destinati all'Istituto di Candiolo oltre 18 milioni di euro.

Alla presentazione di dati e numeri legati all'Istituto ha partecipato anche il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cairo. Nel corso dell'ultimo anno la solidarietà dei piemontesi e non solo non si è fortunatamente arrestata. Come spiegato dal direttore, Gianmarco Sala, la Fondazione ha raccolto tra donazioni dirette, 5x1000 ed eredità più di 23 milioni. Negli ultimi 12 mesi sono state 47 mila donazioni dirette e 254 mila le persone che hanno destinato  il loro 5x1000 a Candiolo.

A Candiolo, dove lavorano circa 800 persone, di cui più di 460 nell'ambito dell'assistenza ospedaliera, nel solo 2020, funestato dalla pandemia, sono state comunque erogate 1.314 mila prestazioni ambulatoriali. Sono stati ricoverati 8.144 pazienti. Ben 154 i protocolli e studi sperimentali attivi. E, come evidenziato nella sua relazione dal direttore scientifico dell'Irccs di Candiolo, Anna Sapino, in 12 mesi l'istituto ha anche messo a disposizione di altre strutture ospedaliere il proprio blocco operatorio per interventi chirurgici non procrastinabili su pazienti oncologici. Si è registrato anche il record di citazioni (10.392) sulle più importanti riviste scientifiche mondiali

Procede pure lo sviluppo del Centro di Candiolo. Sono iniziati i lavori di ampliamento con il primo maquillage che riguarda il nuovo servizio di Hospice «Monviso» per accogliere i pazienti oncologici e i laboratori per ospitare ricercatori clinici provenienti da importanti strutture internazionali, come già avvenuto con Karolinska Institutet di Stoccolma e The Royal Marsden Hospital di Londra. E', inoltre, in programma la realizzazione di una Biobanca, della Protonterapia, di un Poliambulatorio e di moderni spazi aggiuntivi dedicati alla formazione, alla didattica e a servizi di foresteria.