Era stato uno degli ultimi ad essere inserito tra i 18 velo ok blu sul territorio comunale per il controllo della velocità e l'altra notte gli abitanti della zona se lo sono ritrovato annerito con della vernice spray. Come se oscurare il plexiglass impedisse alla fotocamera (quando viene installata all'interno) di pizzicare chi non rispetta le regole del codice della strada. Via Poirino. frazione Gaidi, uno dei punti più sensibili del territorio in materia di alta veklocità e di rischi per la popolazione. Qui la polizia locale ha scoperto un nuovo atto vandalico ai danni dei box blu, sulla falsa riga di quanto era capitato a quello in via Sommariva pochi giorni dopo l'installazione. Un atto che serve a poco: l'eventuale telecamera all'interno funzionerebbe lo stesso per pizzicare chi schiaccia troppo sull'acceleratore. L' occhio elettronico viene infatti montato a rotazione nei vari velo ok della città.

Il fatto ha anche montato una corrente di sdegno tra gli abitanti della zona, che hanno parlato senza mezzi termini di «mancanza di rispetto per tutti quei morti provocati dall'alta velocità». Domenico Spina, comandante della polizia municipale, spiega «Unìazione meramente dimostrativa che non provoca problemi di funzionamento alla telecamera interna al velo ok. L'unica cosa è che il plexiglass è più difficile da pulire, ecco perchè stiamo pensando di sostituire questi fibti vetri con quelli veri, in modo che se dovese ricapitare, basterebbe una pulizia veloce».