"Ho detto a queste persone di andare a farsi visitare da un medico, a cui ci rivolgevamo abitualmente come organizzazione sindacale. Ma io non potevo sapere che alcuni professionisti eventualmente falsificavano i referti per permettere ad alcuni di accedere con facilità a pensioni di invalidità se non ne avevano diritto". Si difende così Alessandro Cammarata, il vicesindaco di Carmagnola a cui è arrivato un avviso di garanzia nell'ambito dell'indagine della procura di Torino sul presunto giro di attestazioni mediche false che avrebbero agevolato lavoratori nell'ottenimento di tempi di malattia più lunghi del dovuto (con rimborsi conseguenti) o l'accesso a pensioni di invalidità. Cammarata, all'epoca dei fatti rappresentante sindacale nel comparto scuola, secondo un'ipotesi investigativa ancora da avvalorare, sarebbe coinvolto nel modus operandi che veniva realizzato a vantaggio di questo o quel lavoratore: "Ho chiesto di essere ascoltato dal pm perchè voglio subito chiarire la questione: c'erano dei passaggi da fare per ottenere determinate agevolazioni e io ho solamente spiegato quali fossero e che bisognava effettuare visite specifiche. Se poi i medici cui si rivolgevano gli insegnanti facevano i loro raggiri allo Stato, io questo non lo so e non lo potevo comunque immaginare".
CARMAGNOLA - Avviso di garanzia per il vice sindaco Cammarata nell'indagine sui falsi certificati medici
Carmagnola Quando era referente sindacale scolastico ha indicato ad alcuni insegnanti di rivolgersi per le visite a un medico legale, a cui si rifacevano anche altri sindacati. I certificati sarebbero poi stati falsificati da terzi.

