Agivano soprattutto di notte, non curanti neppure della presenza dei proprietari in casa che dormivano. Rompevano serrande, finestre e porte, o si arrampicavano ai piani superiori, entrando negli appartamenti presi di mira e depredandoli di ogni cosa. Una banda senza scrupoli, composta da 4 albanesi domiciliati nella zona nord del capoluogo piemontese, che tra gennaio e luglio di quest’anno, nonostante le restrizioni sulla mobilità, ha messo a segno ben 33 furti in abitazioni, ubicate in diversi comuni dell’hinterland torinese, tra cui la cintura sud. I Carabinieri li hanno ora identificati e nei loro confronti è in corso dall’alba l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Le perquisizioni domiciliari hanno consentito di sequestrare una pistola scenica, arnesi da scasso, nonché 400 euro in banconote, valori bollati per un valore complessivo di 144 euro, preziosi e 9 orologi di lusso, del valore complessivo di oltre 25.000 euro, 6 portafogli, monili in oro e argento, suppellettili e oggetti vari per un valore di circa 1.500 euro. Gli investigatori dell’Arma hanno ricostruito il modus operandi del gruppo criminale, riuscendo ad attribuire ai quattro stranieri i colpi portati a segno. Di notte e durante i mesi del lockdown agivano incuranti della presenza dei proprietari in casa che dormivano.