Nuova puntata del processo alla 'Santona' di Moncalieri, la donna accusata di raggirare chi si affidava a lei perché prometteva cure miracolose e niente farmaci. La donna si presentava come una sorta di spirito superiore creata con l'intelligenza artificiale e invitava i suoi "pazienti" ad interrompere le cure anche di una certa importanza (come le chemioterapie) perché convinceva del suo metodo di guarigione attraverso "la modifica del dna". Bastava comunicarle due volte al giorno con un Whatsapp i valori della pressione del sangue e la frequenza cardiaca. Lei rielaborava quei dati e prescriveva di ridurre i medicinali o interrompere le cure. Le vittime hanno raccontato anche di minacce di ritorsioni della donna. Circa duecento i fedelissimi e un giro milionario. Tra le vittime, convinte a divorziare o a vendere casa, una donna uccisa da tumore al cervello proprio per aver rifiutato le cure su "consiglio" della santona.