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MONCALIERI - È stato registrato il primo caso di West Nile, virus autoctono, in provincia di Torino. L’infezione, non collegata a viaggi all’estero, riguarda un uomo di 80 anni ricoverato nel reparto di neurologia dell’ospedale Santa Croce di Moncalieri. Le sue condizioni sono in miglioramento e si prevede la dimissione a breve.

Il caso è stato segnalato dall’Asl To5, che ha immediatamente attivato la rete di allerta prevista: Regione Piemonte, Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente (Ipla), e Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (Sisp) sono stati informati. La diagnosi è stata confermata all’ospedale Amedeo di Savoia, centro di riferimento regionale per le malattie infettive.

Il West Nile virus appartiene alla famiglia Flaviviridae, lo stesso gruppo della febbre gialla e dell’encefalite giapponese. Fu identificato per la prima volta nel 1937 in Uganda e, nel tempo, si è diffuso in Africa, Medio Oriente e Asia. In Europa la presenza si è rafforzata negli ultimi anni, complice la tropicalizzazione del clima.

Il virus si trasmette attraverso la puntura di alcune specie di zanzare. In Piemonte il primo rilevamento di positività in questi insetti risale al 4 luglio. Secondo Bruno Osella, direttore dell’Asl To5, il fenomeno è ormai parte della realtà climatica e sanitaria della regione, ma grazie a un sistema di monitoraggio efficiente, è possibile contenere la diffusione e gestire i casi in modo tempestivo.