NICHELINO - Se ne fregano dei cartelli di divieto di sosta, parcheggiano lo stesso e ostacolo il lavoro di potatura degli alberi programmato da una settimana. E' successo a Nichelino. Lo spiacevole episodio è stato riportato sui social dall'assessore Fiodor Verzola, che ha duramente criticato gli automobilisti incivili e irrispettosi delle regole.
«È una settimana che in questo parcheggio sono esposti, ben visibili, i cartelli di divieto di sosta per consentire la potatura degli alberi e la pulizia dell’area. Una settimana intera, non un’ora, non una mattina. Eppure oggi, nel giorno previsto dall’ordinanza, ci siamo trovati cinque auto parcheggiate come se nulla fosse. Cinque auto che hanno bloccato il lavoro degli operai costringendoli a rallentare, a rimodulare la tabella di marcia e a lavorare al freddo e in quota più del dovuto perché qualcuno ha deciso che la propria comodità veniva prima del rispetto per il lavoro altrui - spiega Fiodor Verzola - E mentre questi operai, che ringrazio, hanno dovuto lavorare il doppio, abbiamo dovuto impiegare anche le squadre della Polizia locale, che ringrazio allo stesso modo, per avviare le rimozioni e per andare alla ricerca dei proprietari, chiedendo loro gentilmente di venire a spostare le macchine. È paradossale che poi siano proprio queste persone a ripetere la solita litania del Comune che fa cassa con le multe o dei vigili che non si vedono mai. Ma dove dovrebbero essere i vigili, se non inchiodati a perdere tempo dietro a comportamenti che non dovrebbero nemmeno esistere in una comunità civile?».
«Questa non è la storia di un parcheggio, è la fotografia di un problema più grande, la mancanza di rispetto verso il lavoro degli altri. La totale incapacità di comprendere che le proprie azioni generano conseguenze e che la propria comodità non può continuare a valere più dell’impegno di chi lavora per migliorare gli spazi della nostra città. Prima di pretendere, bisogna imparare a dare. E la prima cosa da dare è rispetto. Una società senza empatia non avanza e non cresce - conclude l'assessore nichelinese - C’è bisogno di sensibilità collettiva, di mettersi nei panni dell’altro, di riconoscere la fatica di chi sta lavorando per tutte e tutti, non contro qualcuno. Perché una città funziona solo quando ciascuno fa la propria parte. E oggi, ancora una volta, qualcuno ha deciso di non farla».

