«Chi risponde del concorso per i 226 infermieri? Chi se ne prende le responsabilità?». Claudio Delli Carri, segretario regionale del sindacato Nursing Up, esprime forte preoccupazione riguardo al concorso per infermieri recentemente lanciato dall’Azienda Zero in Piemonte. La situazione attuale, caratterizzata da incertezze e ritardi, sta creando un clima di ansia tra gli infermieri. Il ritardo delle assunzioni inciderà negativamente sul periodo estivo per garantire gli standard assistenziali. Si rischia non solo di mettere in discussione le ferie estive dei dipendenti, ma gli stessi lavoratori saranno richiamati a coprire i turni scoperti per garantire gli standard assistenziali. «In questo momento, c'è molta preoccupazione tra gli infermieri che hanno partecipato al concorso di Azienda Zero - dichiara Delli Carri -. La sentenza finale sul concorso non è attesa prima della fine di novembre, il che lascia questi professionisti in una situazione di grande incertezza». Il concorso prevede l'assunzione di 226 infermieri, ma essendo una graduatoria a scorrimento, coinvolge complessivamente oltre 1.947 infermieri. Questo tipo di concorso rappresenta una speranza non solo per un impiego stabile ma anche per la possibilità di trovare un posto di lavoro più vicino alle proprie abitazioni e alle proprie esigenze personali, data la scarsità di altre opportunità di mobilità o concorsi attualmente disponibili per il personale infermieristico. Delli Carri sottolinea i rischi associati a questa situazione: «Non possiamo permettere che questi infermieri, nella speranza di una nuova posizione, diano le dimissioni dai loro attuali impieghi per poi trovarsi con un concorso che potrebbe essere annullato a fine novembre. Questo mette a rischio non solo la sicurezza professionale di almeno 226 persone, ma anche il futuro lavorativo di quasi duemila infermieri in graduatoria».
SANITA' - NursingUp: 'Con il concorso infermieri bloccato, sarà caos nel periodo estivo negli ospedali'
Si rischia non solo di mettere in discussione le ferie estive dei dipendenti, ma gli stessi lavoratori saranno richiamati a coprire i turni scoperti per garantire gli standard assistenziali. Con orari massacranti