La situazione del Piemonte sul tema virus ha già cominciato a interrompere da qualche giorno quella "tregua" politica iniziata un mese e mezzo fa per evitare di sprecare forze che non fossero veicolate sulla battaglia all'epidemia. Una tregua che comincia a scricchiolare da giorni e che anche all'interno del gruppo in consiglio regionale dei Partito Democratico vede diverse visioni. In una video riunione Dem svoltasi due giorni fa, a cui hanno partecipato non solo i consiglieri regionali, ma anche segreteria e parlamentari piemontesi, I consiglieri Diego Sarno, Daniele Valle e Domenico Rossi hanno posto l'attenzione sulla possibilità di passare all'attacco politico nei confronti dell'amministrazione Cirio, in merito alla gestione della situazione sanitaria in atto:

In Piemonte - spiegano -, la gestione politica dell’unità di crisi ha avuto dei grossi problemi. Non è possibile che solo oggi, a distanza di circa 50 giorni, i tamponi siano in aumento, non è possibile che alcune RSA del Piemonte ad oggi non hanno ancora ricevuto i tamponi. C’è stata sottovalutazione del problema e ritardi e la catena di comando dell’unità di crisi". Da qui le proposte più "aggressive": "Per evidenziare e trasferire le istanze degli operatori sanitari nei luoghi istituzionali, chiediamo il commissariamento della gestione dell’emergenza e l’istituzione della commissione d’inchiesta da sviluppare nelle prossime settimane proprio per capire dove si è sbagliato". I consiglieri rimarcano comunque "La piena disponibilità al confronto e alla collaborazione con la maggioranza, che però molte volte ci ha sbattuto la porta in faccia e ha smesso, come negli ultimi giorni, di convocare commissioni". 

La linea più dura però non è passata; la maggioranza del Pd ha infatti scelto un’altra strada, più soft, nella quale chiedere conto alla giunta regionale del proprio operato ma senza formalizzare atti forti.

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