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CARMAGNOLA - È stata presentata oggi, presso la Sala Trasparenza del Grattacielo della Regione Piemonte a Torino, la 76ª edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola. L'evento imperdibile si prepara ad animare la città di Carmagnola dal 29 agosto al 7 settembre 2025. L'appuntamento, promosso dal Comune di Carmagnola e organizzato da SGP Grandi Eventi, ha acceso i riflettori su una delle manifestazioni più attese del Piemonte, confermando l'entusiasmo per dieci giorni all'insegna del gusto, della cultura e del divertimento.

Durante l'incontro con la stampa, è stato delineato il ricco programma che farà di Carmagnola un vero paradiso per il palato e non solo. Dalla Via del Peperone, dove i produttori locali presenteranno le diverse e preziose varietà dell'ortaggio – dal Quadrato al Corno di Bue, dal Trottola al Tomaticot – alle vivaci Piazze del Gusto, la Fiera sarà un viaggio sensoriale tra le eccellenze del territorio.

Grande attenzione è stata dedicata anche al calendario degli eventi speciali, a partire dal nuovissimo PalaPeperone in Piazza Sant'Agostino. Questa tensostruttura sarà il cuore di showcooking, degustazioni guidate, presentazioni letterarie e incontri di alto livello. La Fiera si animerà anche con coinvolgenti spettacoli itineranti e concerti. Un appuntamento storico dal 1949, riconosciuto tra i più importanti eventi enogastronomici d'Italia, la Fiera del Peperone di Carmagnola è pronta ad accogliere migliaia di visitatori per celebrare una delle sue più grandi ricchezze.

Una Fiera Nazionale che “diventa sempre più importante ma senza perdere la qualità - commenta in un videomessaggio il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – e che rappresenta sempre di più uno dei momenti più importanti di promozione della nostra agricoltura, dei nostri prodotti di eccellenza non solo in Piemonte ma anche a livello nazionale”.

“Con i suoi 90 prodotti a denominazione d’origine e i 600 prodotti di montagna, l’agroalimentare piemontese esprime la filiera più pregiata d’Italia, e quindi del mondo – ha dichiarato Paolo Bongioanni, assessore al commercio ed agricoltura di Regione Piemonte - eppure finora il Piemonte del cibo non è stato conosciuto come merita: la sfida era un cambio di paradigma. Per la prima volta nella storia della Regione, ha aggiunto, Commercio e Agricoltura sono riuniti in un unico assessorato, Distretti del Cibo e del Commercio, fiere che valorizzano i prodotti tipici, mercati di tradizione, la creazione di una filiera corta che riconosca più valore ai produttori sono ora parte di un disegno organico che stiamo sviluppando anche grazie a una profonda riorganizzazione strutturale”.

“La Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, giunta alla sua 76ª edizione, rappresenta una straordinaria vetrina per una delle eccellenze orticole del Piemonte e un modello vincente di integrazione tra agricoltura, industria agroalimentare, turismo e promozione del territorio – ha detto Andrea Tronzano, assessore regionale a Finanze e Sviluppo delle attività produttive - Carmagnola è, da decenni, sinonimo di qualità e tradizione - la filiera carmagnolese rappresenta un punto di riferimento nel panorama agricolo regionale e nazionale. Negli ultimi anni la Regione ha investito risorse significative per sostenere l’innovazione, la qualità e la competitività delle imprese agricole. Con i fondi del Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale 2023–2027 la Regione contribuisce al rafforzamento delle filiere, alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione dei prodotti DOP, IGP e tipici”.

“La Fiera, da sempre simbolo di tradizione, passione agricola e spirito di comunità – ha esordito il sindaco di Carmagnola, Ivana Gaveglio - questa manifestazione è il frutto di un lungo lavoro di squadra, portato avanti con impegno dal Comune, dagli uffici comunali, dalle associazioni, dai produttori, dagli sponsor, dalle attività economiche e culturali che animano il nostro tessuto sociale ed economico. In particolare, ringrazio SGP Grandi Eventi per la direzione artistica e organizzativa, che anche quest’anno contribuisce a rinnovare e valorizzare il format della Fiera con idee, professionalità ed entusiasmo”.

“Un aspetto particolarmente importante dell’edizione 2025 è il crescente coinvolgimento delle realtà del territorio – ha spiegato Domenico La Mura, assessore al Commercio e alle Manifestazioni di Carmagnola - quest’anno ancora più iniziative vengono organizzate insieme ai Carmagnolesi, con associazioni, attività, gruppi e cittadini che partecipano attivamente alla costruzione del programma. La Fiera non è solo cultura e commercio ‘sulla carta’, ma un vero motore che li mette in dialogo e li fa vivere nel cuore della città”.

Il “volano”, ha spiegato Roberto Gerbino, assessore all’Agricoltura di Carmagnola, “è costituito da un marketing territoriale che coinvolge diversi settori: attività produttive, ambiente, zootecnia, agricoltura e altro ancora. Il tutto si sviluppa all’interno di una città situata nel cuore del Piemonte, attualmente interessata da un importante processo di rigenerazione urbana, che trasmette energie positive sia ai suoi abitanti che a chi vuole fare impresa”. Inoltre, ha proseguito, “il Consorzio del Peperone, con i suoi 40 soci, garantisce la qualità del prodotto attraverso un disciplinare che fornisce indicazioni sulla produzione e sulla vendita. Non da meno sono i produttori che, pur non aderendo al Consorzio, coltivano comunque peperoni di alta qualità”.

Nuove proposte capaci di intercettare un pubblico differente, da famiglie a giovani, dagli appassionati di enogastronomia ai turisti curiosi di scoprire le eccellenze piemontesi, è stato il cuore del lavoro di SGP Grandi Eventi, come ha spiegato Stefano Pellicciardi, responsabile organizzativo della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola: “è un evento che sentiamo profondamente nostro, non solo per il ruolo organizzativo che ci viene affidato, ma perché rappresenta un progetto che parla di identità, territorio e passione condivisa – ha dichiarato - il peperone di Carmagnola è il cuore pulsante della manifestazione, ma attorno a questo simbolo si sviluppa un ecosistema ricchissimo fatto di eventi culturali, showcooking, incontri, musica e attività diffuse. Per noi di SGP Grandi Eventi, Carmagnola è diventata casa, un luogo dove la professionalità incontra l’autenticità, dove l’organizzazione di eventi è strumento di valorizzazione sociale ed economica. Con orgoglio e responsabilità, continuiamo a contribuire al successo di una Fiera che è, prima di tutto, patrimonio collettivo”.

Non solo degustazioni, premi e primizie, ma anche musica e spettacolo con Il Foro Festival che accenderà la città di Carmagnola in occasione della Fiera Internazionale del Peperone. Il Foro Festival, fiore all'occhiello degli eventi serali, sarà ancora una volta ospitato nel Foro Boario di Piazza Italia, area fieristica storica e punto di riferimento per la comunità fin dagli anni settanta. Per l’edizione 2025 il Foro Festival promette anche un cartellone ricco di appuntamenti imperdibili. Tra gli highlight già confermati, il pubblico potrà assistere a serate che spaziano dalla musica alla riflessione culturale, offrendo intrattenimento per ogni gusto.

"Il Foro Festival 2025 rappresenta per noi un progetto che non vuole limitarsi ad un programma che coinvolga la singola azione, ma è l'espressione concreta di una visione culturale che guarda al futuro, con un progetto strutturato su base pluriennale – spiega Paolo Di Nita, Direttore Artistico de Il Foro Festival - abbiamo ideato un programma trasversale, pensato per coinvolgere tutte le generazioni, con grandi nomi della scena musicale e format innovativi capaci di coniugare intrattenimento e cultura in un’unica esperienza. Carmagnola merita un festival che sia riferimento non solo musicale, ma anche culturale. Il nostro obiettivo non è semplicemente offrire concerti, ma creare un’esperienza capace di lasciare un segno, costruire memoria e generare valore per la comunità."

“Siamo orgogliosi di rinnovare, anche quest’anno, il nostro sostegno alla Fiera del Peperone di Carmagnola, un evento che rappresenta un’eccellenza del territorio non solo sotto il profilo culturale e agricolo, ma anche per la sua capacità di generare valore economico e sociale per tutta la comunità. – spiega Alberto Rinaldi, Vice Presidente della Banca Territori del Monviso - come Banca di Credito Cooperativo, siamo profondamente legati al territorio e alle sue persone: sostenere manifestazioni come questa significa investire nel futuro delle nostre comunità, promuovendo lo sviluppo locale e rafforzando il senso di appartenenza.”