Si è svolta a Orbassano la celebrazione per il 30° anniversario delle stragi mafiose di Capaci e via D'Amelio: presso piazza Falcone e Borsellino rappresentanti dell'Amministrazione, delle Forze dell'Ordine, Autorità, Associazioni e tanti giovani e giovanissimi hanno ricordato le vittime di queste stragi e ribadito l'importanza di continuare, ogni giorno, a perseguire la legalità e la lotta contro ogni tipo di mafia.
L'evento, realizzato in collaborazione con il Presidio di Libera Orbassano «Francesca Morvillo», ha inoltre visto la partecipazione dei Consiglieri Comunali del CCR, di alcuni ragazzi dell'Istituto Leonardo da Vinci, e di Luciano Violante, ex Presidente della Commissione Nazionale Antimafia.
In apertura della manifestazione la sindaco Cinzia Maria Bosso ha commentato: «E’ necessario continuare a mantenere alta l’attenzione sui temi della legalità: servono continue testimonianze per non dimenticare, la lotta alla mafia non deve mai essere data per scontata, non bastano i proclami. La legalità va perseguita ogni giorni, nelle azioni quotidiane, e la si deve perseguire attraverso la diffusione della cultura del rispetto verso il prossimo, attraverso l’educazione in generale e verso l’ambiente. A tale proposito ringraziamo il presidio di Libera Orbassano “Francesca Morvillo” per l’importante lavoro svolto con i nostri giovani: come Amministrazione promuoviamo e supportiamo, anche finanziariamente, queste attività che ogni anno coinvolgono scuole e ragazzi del territorio, con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti e le famiglie su questi importanti temi».
A ricordo del trentennale per le stragi mafiose di Capaci e Via D’Amelio è stata presentata alla cittadinanza una targa commemorativa appositamente predisposta. «Si tratta – ha detto la sindaca – di uno strumento simbolico, che resti a testimonianza e ricordo perenne alla memoria di coloro i quali, vittime innocenti, perirono in quei tragici eventi che sconvolsero l’intera nazione».
E’ stata inoltre comunicata l’adesione della città di Orbassano al progetto nazionale «Un albero per il futuro», promosso dal Ministero della transizione ecologica in collaborazione con il raggruppamento Carabinieri per la Biodiversità. Questo progetto prevede la duplicazione e distribuzione di alcune talee, piccole gemme derivate dall’Albero di Falcone, il famoso ficus che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato dalla mafia.