PIOSSASCO - Piossasco, il 28 giugno si mette in luce in occasione di una festa che, al di là di offrire l’occasione per una serata dedicata alle prelibatezze gastronomiche della ridente cittadina alle porte di Torino, ha l’ambizione di rileggere pagine del passato e storie di cittadini illustri.
Iniziativa nata dalla volontà e dall’impegno dell’Associazione Commercianti Borgo Storico, “Una storia di Luce. Da Alessandro Cruto a Giuseppe Riccardo Lanza”, intende rendere omaggio a storie, personaggi e prodotti che hanno dato e danno lustro a questa cittadina, cerniera tra il pinerolese e la Val Sangone, ricca di un fascino antico dove ancora si respira un importante passato medievale testimoniato da alcuni importanti monumenti, come il complesso dei Castelli, la Chiesa di San Vito e belle dimore signorili. fra le quali Casa Lajolo, residenza nobiliare di campagna di metà Settecento, iscritta all’A.D.S.I (Associazione Dimore Storiche Italiane), circondata da un giardino storico oggetto di recenti interventi di manutenzione finanziati dal PNRR.
Protagonisti virtuali della giornata, sono Alessandro Cruto, nato a Piossasco il 24 maggio 1847 (curiosamente nello stesso anno di Galileo Ferraris e dell’americano Thomas Alva Edison) che ideò il filamento della lampadina e - nel 1883 - portò a Piossasco, prima città in Italia, l’illuminazione elettrica della centrale Via Roma; e Giuseppe Riccardo Lanza, artista poliedrico che nel laboratorio di via Palestro, sopra la panetteria di famiglia, visse gli anni giovanili seguendo un percorso di formazione e crescita artistica a dir poco eclettico. Dalle 15.30 alle 23 del 28 giugno, il centro storico sarà pertanto una fucina d’arte e creatività con esposizione diffusa di artisti del territorio lungo via Roma e una mostra al civico 18; laboratori creativi ed esperienze per bambini, giochi di ruolo (a cura di Intrecciastoria) e da tavolo (a cura di Perludo) lungo via Palestro e piazza Gallino. Dalle 16,30 alle 20,30 Circo Wow proporrà "ARTE IN FESTA" format speciale interattivo per famiglie.
Accompagnamento conviviale, dalle 15.30 alle 23.30, in Piazza XX settembre con proposte golose di Food Truck e delle Pro loco del Distretto diffuso del Commercio. Occasione per ricordare che Piossasco, a cavallo fra ’800 e gli anni 70 del ‘900, ha legato la sua storia anche alla produzione del vermouth. Quattro le aziende familiari che contribuirono al successo di un distillato di erbe che nacque in Piemonte, nel 1786, e che oggi è in pieno rilancio. Seppure in zona non vi siano più distillerie in attività, ora piccoli produttori propongono l’Hortus Glor, liquore di Piossasco che dà un particolare aroma a biscotti e ad alcuni piatti.
Oltre alle cene ed apericene proposte da vari locali, quest’anno sotto l’area Mercatale (ore 20), si terrà per la prima volta la “Cena della Luce” organizzata dall’Associazione Commercianti Borgo storico in collaborazione con ristoratori locali e con gli Chef dell’Associazione Provinciale Cuochi della Mole che proporranno un menu a 25 €/ 20 per i bambini (Praline di Zucchine, la Montanara, Tarrtrà salata con pomodorini e peso di rucola, pralina di baccalà e maionese cacio e pepe, Uova alla Bela Rosin, tomino in fiore; Plin di Erbette e aceto di mele alla lavanda di montagna, crinvermouth c.b.t; Bonet all’Hortus Glor, un calice di vino e acqua). Prenotazione obbligatoria entro venerdì 27 giugno al 3927210221, anche WA. Il buon cibo sarà accompagnato da brani eseguiti da Celtinc String. Al termine, spettacolo di luce con artisti di strada a cura di Willo
«La nostra associazione è nata nel 2017 come comitato e come associazione nel 2019” dichiara Antonella Verduci, presidente dell’Associazione “Il nostro scopo è far rivivere il borgo storico e non solo, portando alla luce storie tradizioni e gusti ormai dimenticati, che fanno parte della nostra vita e contribuiscono a formare una comunità attiva e presente”. Un progetto che mira ad aprire nuove prospettive al territorio “Ciò che per noi commercianti è importante – prosegue la Verduci - è che la cultura ,il turismo e il commercio vadano di pari passo perché solo unendo queste tre forze riusciremo ad uscire da un periodo buio per il commercio. Per questo siamo stati tra i soci fondatori del distretto diffuso del commercio, 'Le colline del Sangone" insieme a Confesercenti, ai tre comuni Piossasco, Bruino e Rivalta ed alle associazioni commercianti degli altri due comuni. Crediamo fortemente in questi progetti e con passione ed amore per il nostro paese li porteremo avanti per far conoscere la bellezza di questi luoghi».
Alessandro Cruto e Giuseppe Riccardo Lanza, esempi di illuminata creatività
Alessandro Cruto, figlio di un muratore, da autodidatta, nel suo piccolo laboratorio si impegnò in studi di chimica e fisica. Inventore solitario, dopo anni di studi e tentativi di realizzare il diamante artificiale, a seguito di una conferenza di Galileo Ferraris, nel 1879, ,ebbe l’idea di utilizzare la fibre di carbonio per realizzare i filamenti delle lampadina. Quest’ultima, brevettata dal celeberrimo Edison, inventore ed imprenditore con grande fiuto per gli affari, emanava però una luce giallognola, relativamente fioca, per una quarantina di ore. Il filamento ideato da Cruto, presentato all’Esposizione di Monaco di Baviera del 1882 e due anni dopo all’Esposizione Generale di Torino, si fece notare per la qualità, per la resistenza e per la chiarezza di una luce bianca in grado di diffondersi per ben 500 ore!
Brevettato il metodo, Cruto trovò i finanziatori per aprire una fabbrica artigianale. Le sue lampadine illuminarono l’Ospedale Pasteur di Le Havre, costruito nel 1885, ma ben presto conquistarono l’Opera di Parigi, Spagna, Germania, Belgio, Inghilterra…. La Westinghouse, concorrente diretta di Edison, acquistò i diritti per produrla negli Stati Uniti.
Più attratto infatti dalla sperimentazione che dalla direzione dell’opificio, Cruto lasciò presto la direzione della sua azienda e si concentrò nuovamente sulla cristallizzazione del carbonio per ottenere i diamanti artificiali, suo sogno giovanile. Morì dimenticato, nel dicembre del 1908, appena sessantenne. Oggi alcune targhe permanenti poste lungo le strade di Piossasco ricostruiscono nei dettagli la storia di Cruto e della sua rivoluzionaria invenzione.
Giuseppe Riccardo Lanza, nato a Torino il 23 dicembre 1933 e scomparso tragicamente il 24 febbraio 1986, era attratto dall’arte in tutte le sue forme, pittura, scultura in legno e metallo, creazioni in plexiglas, arazzi, gioielli ma anche serigrafia e fotografia nelle sue diverse soluzioni di stampa e sviluppo. In costante ricerca di tecniche innovative, l’inquieto Lanza negli anni ’50 visse molto all’estero, soprattutto a Parigi, dove ebbe modo di entrare in contatto diretto con esponenti delle diverse avanguardie. Grande sperimentatore di tecniche e materiali, si distinse per la visione avveniristiche delle città futuristiche
Molto apprezzato all’estero, Lanza partecipò a molte mostre personali e collettive in Italia e all’estero, ricevendo numerosi riconoscimenti, fra i quali il prestigioso Premio Mirò, a Barcellona, nel 1972. Nel 1969, sulla punta roccioso della collina di San Valeriano, l’artista realizzò una grandiosa scultura in metallo, da poco restaurata, che ancor oggi dai suoi 12 metri domina Piossasco, Interessante anche l’esperimento della scultura - palcoscenico che, sempre lungo le pendici della collina di Sam Valeriano, creò valorizzando i volumi del naturale anfiteatro di una ex cava, oggi non più visibile.
Al percorso di vita ed arte dell’artista, Piossasco ha dedicato alcune targhe esposte in permanenza lungo via Palestro, una sorta museo diffuso open air che ricorda i momenti più significativi della produzione e della crescita professionale di un artista a lungo incompreso, oggi ritrovato e che segnò numerose pagine di arte contemporanea.
Altra chicca di Piossasco è il Teatro a Pedali del Mulino la cui fama ha fatto giro d’Europa e il cui cartellone presenta momenti di spettacolo, percorsi espressivi e sensoriali la cui illuminazione scenica è assicurata esclusivamente dall’energia prodotta dall’azione dei pedali di alcune biciclette.
La Festa della Luce è stata organizzata dall’Associazione Commercianti borgo storico con il Patrocinio del Comune di Piossasco e la collaborazione di: Associazione Provinciale Cuochi della Mole – Torino; Distretto le Colline del Sangone, Perludo, Piossasco Intreccia aps, Intrecciastorie, Dance World, I Gattastri, Il Cerchio di Ferro, Musicanto e Teknoservice.