CAMBIANO - «Il nuovo ospedale unico di Cambiano rappresenta un investimento importante, ma non può diventare un salto nel buio per tre territori che, oggi, possono contare su presidi fondamentali per l’emergenza e l’urgenza. Per questo avevo presentato un ordine del giorno collegato al PSSR, che purtroppo la maggioranza ha scelto di bocciare senza fornire alcuna garanzia concreta», dichiara la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo, esprimendo forte preoccupazione per la decisione assunta dal Consiglio regionale.
«Il mio atto di indirizzo chiedeva alla Giunta di impegnarsi a garantire i livelli di tempestività nell’erogazione dei servizi di emergenza e urgenza sanitaria previsti dal decreto del Presidente della Repubblica del 27 marzo 1992, nei territori di Chieri, Carmagnola e Moncalieri quando saranno sostituiti dall’Ospedale Unico di Cambiano. Parliamo di due DEA e un Pronto Soccorso che oggi assicurano interventi tempestivi a oltre 310 mila abitanti. Il trasferimento di tutte le attività nel nuovo ospedale rischia di allungare i tempi di risposta, in contrasto con gli standard nazionali che prevedono interventi entro 8 minuti in area urbana e 20 minuti in area extraurbana. La Giunta ha scelto di ignorare questo rischio», prosegue Pompeo.
«La maggioranza ha respinto anche la richiesta di chiarire il destino degli edifici che oggi ospitano i tre ospedali, e di valutarne la trasformazione in Ospedali di Comunità, Case di Comunità, Unità di Continuità Assistenziale o altre strutture territoriali, come previsto dal DM 77/2022. È inaccettabile che interi territori possano essere privati di punti di riferimento essenziali senza un piano chiaro, trasparente e condiviso. La Regione non ha saputo dire se intenda mantenere attivi i DEA e il Pronto Soccorso fino alla piena operatività del nuovo ospedale, né quali servizi resteranno radicati nelle comunità locali. Sono in gioco la salute e la sicurezza di centinaia di migliaia di cittadini», incalza la Consigliera dem.
«Serve una programmazione seria, non slogan. I sindaci, gli operatori sanitari e i cittadini meritano risposte precise e soluzioni strutturali, non l’ennesimo rinvio. La bocciatura del mio odg è un segnale preoccupante: continueremo a vigilare perché la riorganizzazione dell’Asl To5 non si traduca in un depauperamento dei servizi. La Giunta oggi ha perso un’occasione per dare certezze ai territori», conclude Pompeo.

