CARMAGNOLA - L’amministrazione comunale di Carmagnola organizza per giovedì 20 novembre una serata pubblica di informazione e sensibilizzazione dedicata alla situazione umanitaria a Gaza. L’iniziativa nasce da un ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale, che impegna il Comune a promuovere momenti di approfondimento e confronto su un tema di grande rilievo internazionale e umano.
Cuore dell’appuntamento sarà il collegamento in videoconferenza con Marco Sandrone, operatore umanitario di Medici Senza Frontiere (MSF), rientrato di recente da Gaza dove è stato coordinatore di un progetto MSF, che interverrà direttamente dal territorio per raccontare la propria esperienza e il contesto umanitario estremamente critico in cui l’organizzazione medico umanitaria continua ad operare. Il suo contributo offrirà al pubblico una testimonianza diretta sul lavoro degli operatori e sulla situazione dei civili coinvolti nel conflitto.
Esponenti del gruppo locale MSF Torino cureranno un’introduzione sulle loro attività e proporranno un inquadramento generale sull’azione umanitaria di MSF. Durante la serata i volontari saranno disponibili anche per una raccolta fondi a sostegno dei progetti dell’organizzazione medico umanitaria. A moderare l’incontro sarà Riccardo Gandiglio, giornalista, presidente de ‘Il Carmagnolese’. La scaletta prevede un saluto del Sindaco Ivana Gaveglio, l’intervento introduttivo di Francesca Rocci, il collegamento-intervista con Marco Sandrone e, a seguire, uno spazio dedicato alle domande del pubblico.
Sono circa 1000 gli operatori dell’organizzazione medico umanitaria nella Striscia, distribuiti tra ospedali fissi e da campo, cliniche, centri di salute. Negli ultimi 2 anni, in questa terra devastata MSF ha effettuato più di 1,2 milioni di visite mediche, operato 29.000 persone e assistito 16.000 parti.
Marco Sandrone, laureato in Relazioni Internazionali, dal 2017 è operatore umanitario di Medici Senza Frontiere, con diverse esperienze maturate come coordinatore di progetti in contesti d’emergenza come Haiti, Sierra Leone, Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia e Lesbos. Inoltre è coach certificato per supportare i colleghi a distanza e rafforzare l'efficacia degli interventi umanitari.

