Si torna a parlare del nuovo ospedale unico dell’Asl To5. Lo sostiene il sindaco di Moncalieri, Paolo Montagna: «È un'esigenza - scrive sul proprio profilo social - è ciò che serve urgentemente per dare un futuro al diritto alla salute delle prossime generazioni. Nel corso degli ultimi anni, tutti i sindaci che compongono l’Assemblea hanno scommesso su questa visione, candidato le aree, guardato al futuro senza pensare al proprio campanile.
La Regione Piemonte ha successivamente scelto il sito, destinato i fondi e definito il progetto preliminare. Ora bisogna fare la gara e partire con i lavori».
La scorsa settimana l’Assessore Regionale alla Sanità Icardi ha dichiarato che il nuovo ospedale uniconon è una priorità. «Se l’Assessore pensa di utilizzare i fondi già destinati al nuovo ospedale in altre aree del Piemonte, lo dica chiaramente. Se pensa di mettere davanti a tutto gli interessi di bottega o di partito, lo ammetta chiaramente. Nel frattempo lo aspettiamo al Santa Croce, per incontrare medici, cittadini, operatori. E’ da mesi che evita il confronto, ma noi siamo persone pazienti con il telefono sempre acceso. Il problema vero è che le alternative sono due: partire in fretta coi lavori del nuovo ospedale già finanziato e progettato in via preliminare, oppure abbandonare per sempre le ipotesi di struttura moderna, baricentrica, comoda da raggiungere, con tecnologie all’avanguardia».
«E non è solo un sogno, perché può diventare realtà. Ci sono i soldi, c’è il progetto. Bisogna partire con i lavori e non tornare indietro. Sarebbe sufficiente che la politica pensasse alle prossime generazioni e non alle scorse (o prossime) elezioni. Noi continueremo a batterci. Come facciamo da anni, come abbiamo fatto per salvare Emodinamica e la Terapia Intensiva Neonatale, quando la Giunta era di un altro colore politico. Perché sul diritto alla salute non esistono destra o sinistra, ma solo le cose giuste da fare».