NICHELINO - «Proprio mentre il Ministro Calderoli era al Grattacielo a firmare la pre-intesa per l'autonomia differenziata, noi eravamo davanti a Montecitorio a Roma con tante e tanti amministratori di AVS da tutta Italia per denunciare i tagli, in parte mascherati da accantonamenti, previsti dalla Finanziaria per gli enti locali - dichiarano le Consigliere Regionali Alice Ravinale e Valentina Cera - altro che autonomia, il Governo "amico" sta soffocando il Piemonte, che nel 2026 sarà tenuto a contribuire in via straordinaria con altri 116 milioni di Euro alla contabilità dello Stato. A farne le spese sono i cittadini, non solo per il peggioramento dei servizi ma anche per l'aumento della tassazione: come ammesso dall'assessore Tronzano, la Giunta ha alzato l'IRPEF a tutti i redditi tra i 15.000 e i 50.000 euro proprio per restare a galla a fronte dei tagli in arrivo da Roma. E ricordiamo che il 70% dei piemotesi ha un reddito inferiore a 28mila euro, e quindi non beneficierà del taglio dell'IRPEF previsto dalla manovra».
«La Finanziaria ignora il problema abitare e non dà risposte a quanto noi assessori alla casa delle principali città stiamo chiedendo da tempo, a cominciare dal ripristino dei fondi sostegno alla locazione e morosità incolpevole. E all'appello delle risorse del welfare dei Comuni mancano anche i rimborsi per le spese sostenute per la tutela dei minori stranieri non accompagnati e di quelli sottoposti a provvedimenti di allontanamento dalle famiglie», aggiunge Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare di Torino, anche lui presente alla manifestazione così come l'assessore all'Istruzione del Comune di Nichelino, Alessandro Azzolina.
«Tagliare risorse alle Regioni e soprattutto ai Comuni significa mettere a rischio presidi sanitari, servizi pubblici, personale, sicurezza delle scuole, verde urbano, assistenza agli anziani e alle persone più fragili. Le risorse ci sono, come dimostrano gli investimenti in armi, è ora di destinarle ai bisogni reali delle persone», concludono gli esponenti di AVS.