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PIOSSASCO - Una raccolta firme per aiutare la compagnia teatrale «Mulino ad Arte» che ha in concessione il teatro comunale di Piossasco a continuare a svolgere la sua attività. Si tratta di una petizione, promossa sulla piattaforma internet change.org, per sostenere la compagnia «Mulino ad Arte» chiedendo all’Amministrazione comunale di Piossasco, «nel rispetto delle norme che regolano la Pubblica Amministrazione, di consentire che questa offerta culturale ed educativa possa continuare ad essere divulgata in modo professionale ed efficace».

«Il loro progetto culturale ha arricchito le vite di persone di tutte le generazioni e, straordinariamente, ha fortemente coinvolto i giovani in un momento storico particolarmente difficile. Il lavoro di questa organizzazione ha avuto un impatto senza eguali sul nostro Comune e quelli circostanti, promuovendo non solo l'arte e la cultura, ma anche creando opportunità significative in ambito economico, educativo e di comunità – spiegano i promotori della petizione - Tuttavia, recentemente abbiamo appreso notizie preoccupanti secondo le quali l’Associazione potrebbe dover interrompere il suo prezioso lavoro. Dal 1° gennaio 2025, infatti, l'Amministrazione comunale di Piossasco ha azzerato il suo contributo per la proposta culturale del teatro; il 31 luglio prossimo, inoltre, scadrà l'attuale concessione ed è stata proposta una proroga tecnica, senza però alcun sostegno economico. Questa eventualità è inverosimile. La compagnia “Mulino ad Arte” rappresenta un'eccellenza nel nostro territorio, e dobbiamo prendercene cura come merita. Garantire il sostegno per la loro preziosa offerta culturale è fondamentale per assicurare che la nostra comunità possa continuare a beneficiare delle sue iniziative. Chiediamo di sostenere l'attività di “Mulino ad Arte” presso il teatro comunale di Piossasco e garantire che le loro preziose iniziative culturali ed educative possano continuare».

C’è anche una campagna di crowdfunding su «Eppela» per dare una mano al sodalizio: «Si tratta di una raccolta fondi che l’Associazione ha intrapreso per poter gestire i diversi impegni contrattuali e finanziari già stipulati perché, ricordiamo, che la programmazione culturale viene fatta con almeno un anno di anticipo».