Nella serata di martedì 23 luglio è stata discussa a Rivalta, in Consiglio Comunale, anche l’interrogazione presentata dal Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia, Massimiliano Rastelli, riguardante il filone dell’inchiesta giudiziaria relativo alle accuse di corruzione mosse nei confronti del Sindaco Sergio Muro, ma soprattutto l’accordo transattivo con rinuncia a costituirsi parte civile in cambio del versamento di una somma di denaro tra il Sindaco, un imprenditore, ed il Comune di Rivalta.
Alle ben 19 domande, afferma il Consigliere Massimiliano Rastelli, il Sindaco Muro ha preferito non rispondere, nascondendosi dietro a un dito e mandando avanti il suo Vicesindaco, nonostante il rinnovato auspicio di tutto centrodestra che il Sindaco possa dimostrare la sua completa estraneità alle accuse e nonostante nessuna delle domande entrasse nel merito dell’inchiesta della magistratura bensì semmai sull’opportunità politica di determinati atti, quali l’accordo transattivo firmato proprio dal suo braccio sinistro, ovvero il suo Vicesindaco, e determinati comportamenti, quali la ferrea volontà, studiata a tavolino, di mantenere all’oscuro il Consiglio Comunale, che ha dovuto apprendere tutte le notizie dai giornali.
Sono rimaste senza risposta molte domande, sulle quali si rischia di alimentare i dubbi, anziché cercare di chiarirli, quali ad esempio, da quando il Sindaco sia venuto a conoscenza delle accuse mossegli dal PM, parliamo di alcuni mesi o di anni in cui la comunità è stata tenuta all’oscuro? O perché in altre occasioni il Comune si è costituito parte civile, mentre in questa occasione l’Ente, rappresentato dalla sua spalla sinistra, il Vicesindaco, che ha firmato un Decreto che di norma dovrebbe firmare il Sindaco, si è immediatamente messo d’accordo in cambio di qualche migliaio di euro? Nessuna riposta infine neanche sulla domanda sé il Sindaco intenda rispettare il Codice Etico del suo partito, il PD, il quale prevede che in caso di eventuale sentenza di condanna, ancorché non definitiva, si debbano rassegnare le proprie dimissioni.
Siamo profondamente dispiaciuti, conclude il Consigliere di opposizione, Massimiliano Rastelli, poiché si è persa un’occasione per fare chiarezza trasformandola in una per alimentare ulteriori dubbi e incertezze.