SANTENA - Il caso Petronas, che perderà la commessa storica dell'olio motore Selenia a fine 2025 dopo 112 anni di produzione, e le conseguenti preoccupazioni per i lavoratori dell’azienda (circa 450 persone tra Torino e Santena) sono al centro dell’attenzione della politica regionale e non solo.
«Il Piemonte è da sempre una terra a forte vocazione industriale, motore dello sviluppo manifatturiero nazionale e cuore pulsante della filiera dell’automotive. In questo contesto, la presenza di Petronas Lubricants Italy, con il suo centro di ricerca e produzione a Villastellone, rappresenta da oltre un secolo un punto di riferimento per competenze, occupazione e innovazione. Per questo la decisione di Stellantis di non rinnovare, a fine 2025, la storica commessa dell’olio motore Selenia, dopo 112 anni di collaborazione, suscita profonda preoccupazione e amarezza» dichiarano Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte, e Davide Nicco, presidente del Consiglio regionale.
«Abbiamo immediatamente convocato un incontro con le organizzazioni sindacali, che si terrà nei prossimi giorni, per attivare ogni misura utile a tutela dei lavoratori della Petronas - annunciano Chiorino e Nicco, sottolineando l’urgenza della situazione - Si tratta di una scelta che rischia di compromettere in modo grave la tenuta occupazionale e produttiva di una realtà di eccellenza, che ha creduto nel nostro territorio insediando tra Villastellone e Santena il proprio centro di ricerca mondiale. Una decisione che appare non solo incomprensibile, ma anche ingiustificata, con potenziali ripercussioni sull’intera economia locale».
Regione Piemonte e Consiglio regionale si sono attivati con tempestività per costruire un percorso condiviso che salvaguardi i posti di lavoro e il presidio industriale. «L'incontro con le parti sociali avverrà nei prossimi giorni – spiegano Chiorino e Nicco - a conferma di un impegno che vede abitualmente in prima linea su ogni crisi aziendale Giunta Cirio e Consiglio regionale. Come sempre e come riteniamo sia doveroso, anche in questo caso, siamo pronti a fare la nostra parte, schierandoci al fianco delle imprese che investono, innovano e credono nella nostra Nazione, e dei lavoratori che ne sono il motore». Chiorino e Nicco rivolgono infine un appello a Stellantis affinché rivaluti le proprie scelte, tenendo conto del valore strategico che Petronas rappresenta all'interno della filiera dell'automotive piemontese: «Confidiamo che anche con l’intervento delle istituzioni questa decisione possa essere rivista, per il bene del comparto e di un intero sistema produttivo che non può permettersi ulteriori colpi».