Grande adesione allo sciopero da parte del personale infermieristico piemontese. Centinaia di infermieri in piazza Castello provenienti da tutta la regione per rivendicare riconoscimenti e condizioni di lavoro dignitose.
«Oltre a rivendicare la mancata erogazione dell'indennità specifica infermieristica da parte del governo e maggiori fondi per le assunzioni sottolineando come le condizioni di lavoro siano diventate inaccettabili, abbiamo incontrato la Giunta Regionale. Abbiamo chiesto 10 milioni di euro da destinare al personale infermieristico - dice Francesco Coppolella del Nursind Piemonte - l'assessore Icardi che già si era impegnato per una legge regionale per premiare e valorizzare economicamente gli infermieri e il vice presidente erano presenti e si sono confrontato con il presidente Cirio, attualmente a Roma. Il Presidente si è detto favorevole. Martedì incontreremo nuovamente il presidente è l'assessore per vedere se la promessa si trasforma in fatto concreto».
Inoltre c'è stato l'impegno dell'assessore all'erogazione dell'indennità di malattie infettive in tutte le aziende che ancora non lo hanno fatto, come l'erogazione del 50% degli straordinari che gli infermieri dell Asl To3 non si sono visti pagare e che potrebbe succedere in altre Asl. Nel cedolino di marzo gli infermieri avranno il dovuto. «La protesta non finisce qui - dice Coppolella - se il Governo non darà un segnale e la Regione non farà ciò che ha detto torneremo in piazza e faremo più giornate di sciopero».